Inaugurato l’anno scolastico della scuola Alberghiera di Amatrice, che verrà ospitata nei locali un tempo della Sabina Universitas, a via dell’Elettronica al nucleo industriale di Rieti.
“La mattina del 24 agosto mentre attraversavo Amatrice ferita dal terremoto erano evidenti due cose: che questa enorme tragedia non si sarebbe dimenticata, perché è una ferita troppo profonda, ma era anche chiara la voglia di ripartire, scavare, dare accoglienza agli sfollati e poi iniziare subito a progettare il futuro”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, inaugurando a Rieti, presso l’Asi, la sede provvisoria e l’anno formativo del centro di formazione professionale alberghiera di Amatrice.
“L’ossessione di tutti – ha aggiunto Zingaretti -, fin dal primo momento, è stata quella di non unire alla tragedia anche l’onta di far sentire sole le persone. Abbiamo affrontato l’emergenza e poi ci siamo messi a lavorare tutti insieme per dare un segnale forte che la vita continua. La riapertura di questa scuola provvisoria – ha aggiunto – è un altro segnale importante. Anche nell’emergenza era un dovere garantire il diritto allo studio e a garantire l’eccellenza. Non preoccuparsi di garantire un futuro a chi ne ha assoluto diritto sarebbe stata una colpa. Tutto il mondo parla di Amatrice per lo straordinario esempio di riscatto che sta dando. Accanto ai segni di un dolore che non si cancellerà mai è emersa una grande voglia di continuare a combattere e di riscatto. Le istituzioni – ha concluso Zingaretti – non vi abbandoneranno. È un impegno etico”.
“L’Italia è capace di fare le cose bene e velocemente, e questo è un esempio. La prossima sfida è che la scuola alberghiera riapra ad Amatrice il 1 ottobre del prossimo anno“. Sono aprole del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, inaugurando a Rieti la sede provvisoria e l’anno formativo del Centro di formazione professionale alberghiero di Amatrice.
“Credevo e credo in questo progetto – ha aggiunto – sono convinto che la nostra scuola ripartirà presto da Amatrice. Alla mia gente, ai miei ragazzi dico: non siete dei terremotati, siete sfrattati temporaneamente. Date esempio, fatelo per la nostra comunità. Non chiedete solo, date anche. La rinascita – ha concluso Pirozzi – partirà dalle brave persone”.
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