Il Governo è impegnato ad “assumere iniziative normative al fine di impiegare le risorse restituite dalla Camera dei deputati al bilancio dello Stato (pari a 47 milioni di euro) per la ricostruzione dei territori ed il sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto 2016″: lo prevede il dispositivo della risoluzione con primo firmatario Simone Baldelli nell’Aula della Camera su cui il governo ha reso parere favorevole. La risoluzione viene esaminata dall’assemblea di Montecitorio nel’ambito delle mozioni sulle iniziative a favore delle popolazioni colpite dal terremoto, e parte dalla premessa che la Camera proprio ieri ha restituito al bilancio dello Stato 47 milioni di euro di risparmi. “Si tratta – si legge nella premessa – della restituzione più consistente mai operata dalla Camera, ed è frutto di una politica di tagli e risparmi su diverse voci di spesa, dalle competenze economiche corrisposte ai deputati all’acquisto di beni e servizi, dalle spese per la gestione amministrativa a qu3lle per il personale dipendente.
Intanto è arrivato il sì dell’Aula della Camera alla mozione di maggioranza ed alla risoluzione Baldelli sulle iniziative a favore delle popolazioni e dei territori colpiti dal terremoto del 24 agosto. In base ai testi approvati, il governo risulta impegnato, tra l’altro: “ad adottare con tempestività le iniziative normative necessarie al superamento della situazione di emergenza e al ritorno alle normali condizioni di vita in tutti i Comuni colpiti dal sisma individuati secondo un principio di gradualità rispetto alla natura dei danni subiti; a garantire la ricostruzione dell’intero patrimonio abitativo danneggiato dal sisma, nel rispetto dell’identità e urbanistica ed architettonica dei luoghi, e degli insediamenti produttivi colpiti, attraverso l’applicazione dello strumento del credito d’imposta destinato a privati e imprese per il totale rimborso dei danni subiti e certificati”.
Il governo risulta, poi, impegnato “ad assumere iniziative per prevedere la sospensione del pagamento dei tributi in favore delle popolazioni delle imprese colpite dal sisma, in maniera tale da garantire la continuità e la redditività aziendale, nonché a prevedere e un’adeguata gradualità del rimborso dei tributi sospesi; a prevedere misure per assicurare la continuità delle imprese agricole, industriali, artigianali, commerciali e di servizio; ad assumere iniziative per concordare la sospensione e la ridefinizione dei mutui, prevedere la sospensione delle procedure di riscossione relative a contributi previdenziali e assistenziali e la sospensione delle bollette relative alle utenze ordinarie”. Il governo dovrà “accelerare la riparazione dei danni, la ricostruzione ex novo, l’adeguamento ed il miglioramento sismico delle Opere pubbliche per le quali sia stata dichiarata l’inadeguatezza strutturale, a partire dagli interventi sulle Scuole; potenziare le infrastrutture viarie e ferroviarie e la diffusione della banda larga nelle aree colpite dal sisma; avviare con tempestività già dalla prossima sessione di bilancio il progetto Casa Italia”. C’è quindi l’impegno “a costruire una governance della ricostruzione che garantisca la piena partecipazione ed il consapevole consenso degli enti territoriali e delle comunità locali coinvolte dal sisma delle scelte ad effettuarsi” ed a “garantire che la ricostruzione avvenga attraverso il ricorso a procedure ordinarie, nel rispetto delle leggi vigenti, stabilendo che eventuali deroghe previste, ove necessario, individuino puntualmente le disposizioni interessate”.
Foto (archivio) RietiLife ©