Il papa ”ha confermato che verrà nelle zone del terremoto. ‘Non l’ho fatto finora per non intralciare le operazioni di soccorso’ ha detto, ma verrà”. Lo ha detto il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli, che insieme al primo cittadino di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci e al vescovo di Ascoli Giovanni D’Ercole ha preso parte all’udienza generale oggi in piazza San Pietro, per poi incontrare brevemente il pontefice. Da Ascoli un migliaio i fedeli presenti all’udienza e numerosi terremotati. LEGGI
“Santità, venga a trovarci, a vedere le nostre terre martoriate – ha detto al Petrucci – e lui mi ha risposto che verrà, che non è venuto finora e non verrà subito perché non vuole interferire con i soccorsi”. Castelli aggiunge di aver sentito il papa dire ”verrò con discrezione”.
Per il sindaco di Arquata, l’incontro con Francesco è stato ”un’emozione immensa. E’ una persona alla mano, si è anche fermato ad accarezzare una bambina di Capodacqua”, una delle frazioni dell’Ascolano colpite dal sisma. La bimba era in piazza San Pietro con i familiari e un centinaio di terremotati della diocesi, fra cui la dirigente scolastica di Arquata, Montegallo e Acquasanta Terme Patrizia Palanca, e quattro ragazzi dell’Istituto tecnico industriale Fermi di Ascoli, che hanno inventato un bastone per anziani con un chip in grado di segnalare eventuali cadute.
”Un segno che la nostra terra ferita vuole ripartire – ha detto Castelli – e lo farà con i giovani”. ”Adesso – ha concluso Petrucci – dobbiamo metterci a lavorare per far trovare al papa una terra che si rialza, ed è capace di farlo”.
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