Davvero tanta gente all’Archivio di Stato di Rieti in occasione delle Giornate del Patrimonio che non potevano non essere dedicate quest’anno alla vicenda del terremoto di Amatrice e Accumoli.
Tutto il personale dell’istituto reatino, aldilà dei ruoli, ha lavorato alla sistemazione fisica degli archivi storici di Amatrice e Accumoli recuperati dopo il sisma e i cittadini hanno potuto assistere alle operazioni di spolveratura e condizionamento dei documenti storici.
Va ricordato il ruolo attivo dell’Archivio di Stato di Rieti in questa vicenda sia all’interno della Dicomac che come baso operativa per tutti i tecnici e dirigenti il Mibact impegnati quotidianamente nell’area del sisma.
E’ stata riaperta inoltre la mostra “La Sabina di Schinkel”, e, in cambio del libro catalogo, sono stati raccolti fondi da destinare alle popolazioni colpite dal sisma.
“Una bella giornata di cultura e solidarietà – ha sottolineato il direttore Roberto Lorenzetti – che ha inteso ribadire come questo importante patrimonio documentario resta di proprietà dei comuni colpiti dal sisma e che verrà restituito non appena quei luoghi torneranno ad una vita normale. Speriamo di farlo al più presto – ha concluso Lorenzetti – quei cittadini hanno perduto gran parte della loro memoria di pietra ed è stato importante salvare almeno quella di carta. In questi documenti ci sono le storie delle famiglie di Accumoli e Amatrice, il modo come si sono organizzate nel corso del tempo, l’evoluzione urbanistica dei centri, la loro vita economica e sociale. Sarebbe stato davvero grave perdere anche questo”.