Virginia Raggi, sindaco di Roma, ha detto no alle Olimpiadi. Come si legge sul Corriere: «No alle Olimpiadi del mattone, è irresponsabile candidare Roma». Virginia Raggi ripete il mantra dei 5 Stelle e lo supporta con uno studio dell’università di Oxford: «In passato il budget è stato sforato quasi sempre, almeno del 50%. E anche di più: a Montreal del 720%, a Barcellona del 266%». E così via. (Applausi in sala). Ancora: «La gestione commissariale ha tuttora in carico un miliardo di debiti per gli espropri dei Giochi 1960, che gli italiani e i romani continuano a pagare». Non manca l’affondo politico: «Quando fu Mario Monti a dire no, la sua fu considerata una posizione responsabile (mostra i tweet del Pd che lodavano l’allora presidente del Consiglio, altri applausi). Oggi, con i dati macroeconomici peggiorati, le Olimpiadi sono diventate un affare».
Dunque il Comune di Roma non sostiene la candidatura della Capitale. Eppure le Olimpiadi per Rieti, qualora fossero state assegnate alla vicina Capitale, avrebbero avuto dei benefici. Lo aveva detto il presidente del Coni Malagò al Rieti Sport Festival LEGGI. Un estratto dell’articolo di RietiLife dell’8 giugno: “L’intera Regione Lazio, e ovviamente anche Rieti che si candida a essere città satellite, trarrebbe benefici dalla vittoria di Roma”, ha spiegato Malagò, che si è dettoottimista per la candidatura olimpica dalla Capitale e senza citare il possibile nuovo sindaco di Roma Virginia Raggi ha risparmiato una frecciata all’indirizzo di chi non vede di buon occhio le Olimpiadi: “Noi i competitor ce li facciamo dentro casa, in questo siamo bravissimi”.
Qualche giorno dopo, il sindaco di Frosinone fece una proposta: LEGGI
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