Fare il punto sulla situazione attuale delle realtà economiche dei Comuni colpiti dal terremoto, ascoltare le prime e più urgenti necessità del mondo produttivo della zona e delineare le prime azioni che la Regione sta impostando. Questo il senso dell’incontro che si è tenuto oggi nella la Sala Convegni della Camera di Commercio di Rieti tra gli assessori allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, Guido Fabiani, all’Agricoltura, Carlo Hausmann, al Lavoro, Pari Opportunità e Personale, Lucia Valente, e i rappresentanti delle associazioni di categoria della provincia di Rieti.
Nel corso della riunione, che è stata aperta dal presidente della Camera di Commercio di Rieti, Vincenzo Regnini, è stata esaminata la situazione economico-occupazionale dei territori colpiti dal sisma del 24 agosto scorso, sono stati raccolti segnalazioni, pareri e richieste di tutti gli intervenuti e sono stati condivisi i primi provvedimenti pensati per far fronte allo stato di emergenza.
“Provo emozione e anche disagio nell’intervenire qui oggi – ha detto nel suo intervento l’assessore Fabiani – perché noi tutti qui siamo pienamente consapevoli che non esistono risarcimenti in grado di colmare perdite così gravi come quelle che questi territori hanno subito. Cionondimeno siamo qui perché dobbiamo lavorare come Regione e in piena collaborazione con il Governo, per garantire la sopravvivenza delle comunità di questi territori. Per noi in questa fase molto delicata, tra quella dell’emergenza e quella della ricostruzione, è importante lavorare per arrivare il prima possibile al ripristino in loco delle attività produttive, economiche, artigianali e commerciali colpite, al fine di scongiurare il loro abbandono e quindi il collasso delle comunità.
“Quindi – ha concluso Fabiani – siamo qui per avviare un percorso condiviso, non solo per rimettere in piedi quello che c’era, ma per garantire uno sviluppo nuovo alle comunità colpite e in specie ai loro giovani. Senza i quali non ci sarebbe domani, anche con le case ricostruite.”
“L’Assessorato all’Agricoltura – ha dichiarato poi l’assessore Hausmann – sta lavorando su interventi concreti e mirati a garantire che il lavoro degli agricoltori e degli allevatori continui senza interruzione. Grazie ai due uffici mobili della regione posizionati ad Amatrice e ad Accumoli all’indomani del terremoto, oggi abbiamo la ragionevole sicurezza che gran parte delle aziende agricole e di allevamento sono state contattate e in gran parte visitate per l’accertamento dei danni. I temi prioritari in questo momento sono il ricovero per gli animali e le abitazioni per gli allevatori che necessariamente devono essere nelle adiacenze dei ricoveri. A seguito del tavolo interregionale, il Mipaaf emetterà un’ordinanza con i primi fondi che indirizzeremo per l’installazione di 7mila metri quadri complessivi di ricoveri, tensostrutture mobili in grado di garantire nell’immediato il ricovero del bestiame. Parallelamente stiamo lavorando per attivare le altre misure possibili, dalla misura del Psr su cui abbiamo 5 milioni di euro per i risarcimenti alle strutture agricole danneggiate, alle misure che coinvolgono anche le altre realtà d’impresa agricola, quali le aziende di trasformazione e gli agriturismo, ai progetti speciali che stiamo attivando con gli altri assessorati per fare in modo che la ricostruzione del tessuto economico di questi territori avvenga in chiave più moderna, solida e competitiva.”
“Dal punto di vista dell’occupazione – ha dichiarato invece l’assessore Valente – ci siamo da subito attivati come Regione con una Giunta straordinaria. Abbiamo poi incontrato il Ministro Poletti con il quale abbiamo condiviso l’urgenza di fare ricorso agli ammortizzatori sociali, a un sostegno al reddito e a un sussidio di tipo socio assistenziale per tutte le persone residenti nelle zone colpite dal sisma del 24 agosto. Inoltre vogliamo utilizzare le possibilità messe in campo dall’Accordo di Programma del Sistema Locale Lavoro e delle misure ad hoc per le aree di crisi complessa, delle quali fa parte anche il territorio di Rieti, messe in campo dal Governo, tra le quali una proroga di 12 mesi della Cassa integrazione straordinaria e un assegno di disponibilità di 500 euro per 12 mesi per quei lavoratori che non hanno più alcun sostegno al reddito.”
I rappresentanti del mondo produttivo locale dal canto loro hanno sottolineato la necessità di trovare soluzioni condivise per la fase intermedia, al fine di far sopravvivere le imprese dei luoghi colpiti; secondo molti intervenuti, poi, è fondamentale tenere conto non solo dei danni fisici alle strutture e ai macchinari ma anche del collasso di un intero mercato locale e bisogna quindi ricreare opportunità di mercato per le imprese ancora in piedi. È stata anche evidenziata la necessità di permettere a chi vuole di reinvestire subito nella propria attività, sostenendolo, e di consentire alle imprese locali di partecipare alla fase di ricostruzione.
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