Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, Comando Stazione Forestale di Borgorose, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Rieti il titolare di una ditta specializzata nell’esbosco, per il reato di maltrattamento di animali. Gli equini utilizzati per trasportare la legna erano tenuti in modo inaccettabile.
I FATTI Gli uomini del Comando Stazione Forestale di Borgorose – durante un servizio di controllo del territorio per prevenire e reprimere i reati ambientali in particolare quelli a danno degli animali – dopo numerose segnalazione di cittadini, hanno constatato che in località “Santo Stefano” a Borgorose, all’interno di un cantiere forestale erano tenuti al lavoro muli e cavalli in condizioni non compatibili con la loro natura.
Durante il sopralluogo, infatti, gli Agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno accertato che il cinquantenne proprietario degli animali, residente in Abruzzo, deteneva gli stessi in modo poco attento, utilizzando probabilmente “basti” , una specie di grossa e rozza sella di legno, dotata di una rustica imbottitura, che si mette sul dorso delle bestie da soma per il trasporto dei carichi) non compatibili con la taglia dell’animale. I basti applicati, provocavano alle bestie vistose ferite sul dorso, tali da evidenziarne una cattiva gestione e sofferenza durante il lavoro. peralro in condizioni orografiche particolari. È consueto, infatti, che i muli e/o i cavalli vengano usati per trasportare la legna tagliata, caricandola di fatto sul “basto” posizionato sul loro dorso. Si tenga conto che il quantitativo di legna che grava su ogni animane è di due quintali di legna per ogni viaggio.
Ad aggravare lo stato di sofferenza dovuto alle ferite/abrasioni non curate, il fatto che gli animali fossero tenuti esposti al sole e alle intemperie senza alcun riparo.
Dopo i riscontri e le verifiche del caso il titolare degli animali è stato invitato a condurli in un luogo idoneo per le cure e parallelamente gli agenti della Forestale hanno proceduto alla denuncia alla Procura della Repubblica di Rieti, ipotizzando per il reato di maltrattamento di animali previsto dall’art. 544 ter del Codice Penale che punisce il soggetto autore del reato, con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. (da comunicato CFS)
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