“La conformazione dei moduli abitativi dell’Expo, che erano stanze singole per operai, non è adatta alle esigenze abitative attuali nelle zone del sisma, ma il parco di possibilità ed esigenze è molto vasto e stiamo sondando l’impiego di una porzione per esigenze specifiche, non di abitazione, e potrebbero essere usati per scuole o aree collettive“. Lo ha detto il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, al termine della riunione in Prefettura a Rieti, spiegando che “si stanno definendo le esigenze con Comuni e Regioni”. (l’articolo continua sotto)
“La Protezione civile definirà nei prossimi 2-3 giorni le esigenze di attività di servizio e ce le comunicherà, e noi procederemo rapidamente”. Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, al termine della riunione in Prefettura a Rieti. Anche Maroni, come già detto da Curcio, ha spiegato che i moduli non serviranno come abitazioni ma “possono essere utilizzati con altre finalità ad esempio per le scuole o le strutture di servizio. Appena definita la linea, procederemo allo smontaggio e al trasporto nelle località che la Protezione civile ci indicherà”.
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