È ancora critica la situazione della viabilità nelle zone del terremoto al confine fra Marche e Lazio, a causa della frana che ieri sera si è abbattuta lungo la Salaria, al km 159, fra il comune di Acquasanta terme e la frazione di Quintodecimo. Nella notte ci sono stati altri piccoli crolli, e la transitabilità è consentita solo ai mezzi di soccorso, con deviazioni a tratti e conseguenti lunghe code lungo tutto il percorso. Vigili del fuoco, operai e tecnici sono al lavoro insieme alla Protezione civile.
Nella notte, poi, sono proseguite le scosse: una scossa di terremoto di magnitudo 3.2 è stata registrata alle 22:52 di ieri nelle Marche, tra le province di Macerata e Ascoli Piceno. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 10 km di profondità ed epicentro 7 km da Castelsantangelo sul Nera (Macerata), 9 da Montemonaco e Montegallo e 12 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno).
Un’altra scossa di terremoto di magnitudo 3.3 è stata registrata alle 2:04 tra Lazio, Marche e Umbria. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 13 km di profondità ed epicentro 6 km da Accumoli (Rieti) e 10 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) e Norcia (Perugia).
Infine, è stata avvertita molto bene dai terremotati delle tendopoli e da tutta la popolazione del cratere ascolano del sisma, la scossa di magnitudo 3.4 registrata dai sismografi dell’Ingv alle 7.08 con epicentro fra Arquata del Tronto e Norcia. Secondo la Sala operativa della Protezione civile, il sisma, precedutO da altre scosse minori, non avrebbe causato nuovi crolli, ma le verifiche sono appena iniziate. Per gli sfollati ancora paura e ancora una notte trascorsa con la pioggia.
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