A 74 anni ha deciso che è arrivato il momento di rimettersi a lavorare. «Sono un artigiano falegname — annuncia lui — e adesso farò tutto quello che potrò per aiutare chiunque me lo chieda con il mio lavoro». Carmine Monteforte dice che rimboccarsi le maniche «è un dovere» e non importa se quello che si può fare è poco. «Ho due figli e due nipoti, lo faccio per loro: darò il mio contributo per far risorgere questo paese». Vicepresidente della pro loco di Amatrice, Carmine ha organizzato per 49 anni la sagra della pasta all’amatriciana: «Quest’anno era tutto pronto per la cinquantesima edizione ma poi…». Si ferma e cambia concetto: «Sa cosa le dico? Che non sarò un terremotato per tutta la vita. Voglio che questo posto rinasca e voglio essere protagonista: con altri amici stiamo creando un comitato per aiutare il sindaco a far ripartire Amatrice». Leggi sul Corriere della Sera
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