(di Elisabetta Faraglia – Amatrice) Telefono azzurro in prima linea sin da subito. Sono 700 i bambini presenti ad Amatrice, bimbi che hanno bisogno di supporto non solo in questa prima fase ma anche in un tempo non definibile.
A breve inizieranno le scuole. Ci sono state delle proposte come quella de L’Aquila dove i bambini potrebbero temporaneamente andare. “Il problema- dichiara il presidente di telefono azzurro, Ernesto Caffo – è la possibilità di perdere il senso di appartenenza al territorio, alle radici, alla storia”.
Per questo, come già dichiarato dalle stesse istituzioni, si farà del tutto per non allontanare la popolazione e iniziare qui la ricostruzione. E lo si può fare proprio partendo dalle scuole, dai ragazzi. È ora in fase di valutazione una pianificazione e progettazione per aprire le scuole nel più breve tempo possibile. In questo momento Telefono Azzurro ha allestito una tenda nel parco gioco, nel luogo che rappresenta lo spazio all’aperto, dove ci si diverte da sempre. Ci sono tanti giochi e soprattutto gente qualificata proveniente da ogni parte d’Italia.
Fanno i turni e dopo alcuni giorni si rimettono viaggio. Sanno ascoltare i piccoli, ciò che hanno vissuto, quel dramma espresso dai loro disegni, dai colori. Il loro presidio ad Amatrice è a medio-lungo termine per accompagnare nel percorso formativo bambini ma anche genitori e insegnanti, colpiti anch’essi dal sisma.
Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO ©