Tanti applausi e anche momenti di commozione alla prima de “L’Appeso”, rappresentazione teatrale inserita nella rassegna “Il Castello dei Destini Inventati” che si terrà anche stasera e domenica alle 21:30 nel castello di Rocca Sinibalda, che ha visto come protagonisti quattro giovani rifugiati siriani provenienti dal gruppo teatrale Kjt di Dortmund guidato da Andreas Wrosch, (intervistati per l’occasione da RAI 3), insieme ad altri giovani della Compagnia La Transplanisphère di Parigi, del teatro Rigodon di Rieti, del teatro Les Hirondelles di Saint Pierre les Elbeuf.
Lo spettacolo è ambientato in un castello abitato da un grande mago insieme alle sue fedeli servitrici, nel quale un gruppo di visitatori provenienti da ogni dove chiede ospitalità per la notte, dando vita ad una community play, nella quale i protagonisti mettono in gioco le proprie biografie, affrontando una serie di difficili prove, nel tentativo di rinascere a nuova vita. Questa la trama del viaggio onirico – ispirato al libro “Il castello dei destini incrociati” di Italo Calvino – che parte da storie vere, vissute dai giovani protagonisti e si sviluppa attraverso recitazione, musica, danza ed immagini, per la regia di Alessandro Cavoli e la direzione artistica del francese Bruno Freyssinet.
Messo in scena nella suggestiva corte del castello di Rocca Sinibalda – con la colonna sonora originale creata dal maestro francese Leonel Tabar e dal gruppo emergente Mattia Caroli ed i Fiori del Male, appena rientrato da un tour europeo di grande successo – e punto centrale del festival che coinvolge l’intera comunità montana del Turano, lo spettacolo è il risultato di laboratori artistici e tecnologici tenutisi le scorse settimane nel castello di Rocca Sinibalda (messo a disposizione del progetto dalla società Gionata del Prof. Enrico Pozzi), nel Comune di Rocca Sinibalda, in provincia di Rieti, patrocinato dallo stesso Comune nonché dalla Presidenza del Consiglio della Regione Lazio.
Foto: Gianni CAVOLI ©