Dieci anni son passati da quel volo del 5 agosto che ha strappato alla nostra città una persona straordinaria. Sui cieli di Pescasseroli, durante una prova sportiva in aliante, con il suo amato aliante, trovava la morte Alberto Bianchetti. Come quelle notizie inattese, che non ti danno modo di preparati al colpo per provare a schivarlo o a sostenerlo, tutta la città fu scossa dal fatto. Tutti gli amici sportivi, la politica, le Istituzioni e soprattutto la gente comune, rimase colpita dalla drammatica notizia. L’allora Giunta Comunale ed il Consiglio Comunale tutto, vollero rendere omaggio ad una persona speciale, una di quelle che lasciano il segno nelle comunità. Emozione e sconforto che si leggeva sui visi di tutti quelli che transitavano nella sala consiliare del comune per rendergli un ultimo omaggio nonché quello del Presidente del Senato On.le Franco Marini. Emozione nella giornata uggiosa che vide celebrare il suo funerale presso l’aeroporto Ciuffelli, dove si stavano svolgendo le gare di aliante; luogo scelto apposta dalla famiglia e tutti i suoi amici piloti quasi a volerlo trattenere ancora un po’ in quella che era diventata la sua casa, l’aeroporto, quasi a far comprendere a tutti che il volo che l’aveva portato via a tutti non era il colpevole ma era stato invece il principio ispiratore della sua felicità.
Alberto Bianchetti è stata una figura importante per la comunità reatina: Professore di matematica per tantissime generazioni di ragazzi, sportivo vero che ha sempre messo al centro della sua vita l’attività sportiva sia come atleta sia come dirigente.
Atletica, tennis, automobilismo, motociclismo, sono solo alcuni tra gli sport a cui si era dedicato ad un buon livello. La sua passione sfrenata per la montagna lo aveva portato a scalare non solo le montagne Italiane ma di tutto il mondo. Nel suo libro edito da Gremese editore, raccontò le sue spedizioni intorno al mondo, in tutti continenti, insieme ai suoi amici di sempre, portando in vetta i gagliardetti della provincia di Rieti e del Comune di Rieti.
La passione per l’aliante poi, lo portò sin da giovane, a praticare questa attività con ottimi risultati, sia come sportivo durante le gare internazionali estive sui cieli reatini, sia come Istruttore e Direttore della Scuola di volo a vela dell’Aero Club di Rieti. L’Aero club era diventata ormai la sua seconda casa e dopo la sua morte tutti i soci vollero intitolare l’aero club proprio a lui e dal 2006 è per tutto il mondo l’Aero Club di Rieti Alberto Bianchetti.
La sua convinzione sulla necessità di essere parte attiva della comunità lo portò ad essere consigliere comunale, Presidente del CAI di Rieti per moltissimi anni, attivo fondatore del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico della sezione di Rieti. Successivamente fu eletto per due mandati Presidente del CONI Provinciale. Il suo impegno come atleta e come dirigente sportivo, lo portò ad essere insignito con la più alta onorificenza nazionale in campo sportivo da parte del Presidente del CONI Gianni Petrucci: la medaglia d’oro al valore sportivo.
Il collega giornalista e suo amico, Ajmone Milli, scrisse un epitaffio meraviglioso sulle pagine di una rivista locale che si concludeva affermando: “…Alberto Bianchetti è stato soprattutto una pedagogia esistenziale cittadina, un modo d’essere che vale assai di più di mille trattati di educazione civica e civile per i giovani…”
Chissà se a distanza di dieci anni le Istituzioni vorranno trovare il modo di non lasciare la sua figura cadere nell’oblio delle future generazioni.
Foto (archivio) RietiLife ©