La Fns Cisl Lazio NC Rieti, con il suo segretario Massimo Costantino, chiede di rivedere la vigilanza dinamica e il carcere per i detenuti psichiatrici.
“In questi giorni purtroppo – scrive Costantini – abbiamo dovuto prendere atto che quanto accaduto nel nuovo carcere di Rieti è la conferma che il regime di vigilanza dinamica crea molte difficoltà al personale e alla sicurezza stessa dell’Istituto e di chi vi lavora”.
“Regime di Vigilanza dinamica che non può essere applicata a detenuti con problemi psichiatrici, il detenuto algerino che ha incendiato, il 1 agosto, un materasso e ha tentato di impiccarsi era stato più volte ricoverato in psichiatria ed era sottoposto a grandissima sorveglianza”.
“L’algerino a quanto appreso quanto è stato liberato dal cappio ha aggredito l’agente che lo aveva salvato lanciando vetri del televisore che aveva rotto”.
“Al carcere di Vazia attualmente risultano 314 detenuti rispetto i 295 previsti. Il problema della osservazione psichiatrica in carcere comunque sta creando nella regione vari criticità, poiché dove esistenti, non è garantita la presenza h. 24 dei medici ma solo di infermieri e il più delle volte ciò non basta ad assicurare una adeguata assistenza”.
“Per la Fns Cisl Lazio, a cui va il plauso al personale intervenuto che come sempre opera seppur in situazioni critiche con spirito di abnegazione e professionalità in tali eventi, vi è la necessità che detenuti con problemi psichiatrici non siano portati in carcere, dove creano situazioni pericolose per se e per gli altri, ma in luoghi esterni al fine di avere una adeguata assistenza medica e per altri aspetti rivedere, in alcuni punti, il regime di vigilanza dinamica”.
Foto: RietiLife ©