C’è chi sorride (come Rieti, Passo Corese per la precisione), e chi piange: Frosinone. La scelta di Amazon ricaduta sul nostro territorio, che era in ballottaggio con la Ciociaria, ha alimentato le polemiche a Frosinone e da giorni la classe politica locale è sotto assedio per l’occasione persa.
(da italiaoggi.it) Ciaone. Il centrodestra saluta 150 milioni di euro e 1200 posti di lavoro. Che, grazie ad Amazon, andranno in una città amministrata dal centrosinistra. La sfida per ospitare un nuovo polo logistico del colosso delle vendite online è andata in scena nel Lazio. Da una parte, Frosinone. Dall’altra, Rieti. Sullo sfondo, i rispettivi sindaci: quello ciociaro, Nicola Ottaviani, eletto col sostegno del Pdl, e quello reatino, Simone Petrangeli, appoggiato da una coalizione composta, tra gli altri, da Sel e dal Pd.
Frosinone era in piena corsa per la realizzazione del centro di distribuzione di Amazon, il secondo in Italia con un’unità operativa di 60mila metri quadri. La scorsa settimana, però, il vicepresident operations europe di Amazon, Roy Perticucci, ha annunciato che il polo logistico sorgerà a 30 chilometri da Roma. Precisamente, a Passo Corese. Provincia di Rieti.
A Frosinone è rimasto il rammarico per l’occasione perduta. Soprattutto dopo le dichiarazioni di Perticucci: «Sono convinto che, da questo investimento, trarrà vantaggio anche l’economia locale, con nuovi posti di lavoro e nuove opportunità per le imprese di collaborare con uno dei più avanzati network logistici al mondo». A beneficiarne, però, sarà Rieti.
«Il territorio ha perso l’ennesima battaglia. Peraltro, forse, senza nemmeno combattere», ha spiegato all’edizione locale del Messaggero il presidente del Consiglio provinciale di Frosinone ed esponente di Forza Italia, Danilo Magliocchetti. «Sarà veramente stucchevole ascoltare, da parte dei difensori a oltranza di se stessi, le solite scuse. Del tipo: Amazon aveva già scelto Rieti, oppure loro hanno infrastrutture migliori. Non è vero. La verità è che su questa vicenda abbiamo fallito tutti. Non abbiamo fatto lobby territoriale. Proprio la totale mancanza di programmazione è, e sarà sempre, la madre di tutte le nostre sconfitte».
«Non appena mi sono insediato, ho fatto di tutto per essere della partita», ha sottolineato il presidente del Consorzio per lo sviluppo industriale di Frosinone, Francesco De Angelis. «Abbiamo messo a disposizione tutti gli strumenti utili, di più non si poteva fare. Per usare una metafora calcistica, siamo entrati in partita quando si stava perdendo 2-0 a pochi minuti dalla fine. Puoi sempre vincere 3-2, ma è molto difficile». Il derby laziale per Amazon, alla fine, l’ha vinto Rieti. E, con lei, il centrosinistra.
L’amministrazione reatina, ora, è pronta a sfruttare l’occasione dell’insediamento di Amazon. «La scelta di Amazon d’investire sul nostro territorio è una bella notizia e può rappresentare anche un’importante leva per il rilancio del sistema economico e per le positive ricadute sull’occupazione», ha spiegato il sindaco Petrangeli. «Adesso sarà necessario lavorare tutti insieme affinché anche la città di Rieti possa trarre beneficio da questo nuovo e importante insediamento».
Frosinone o Rieti, alle istituzioni del Lazio importava ben poco: ciò che conta è che Amazon abbia scelto la loro regione. «L’impegno della regione per lo sviluppo segna un altro risultato», ha commentato il governatore laziale, Nicola Zingaretti (Pd). Il presidente di Unindustria, Maurizio Stirpe, ha parlato invece di «notizia di grande importanza per il sistema economico e per la ricaduta occupazionale che l’investimento comporterà per la nostra regione, rendendola ancora più competitiva». Tutti felici. Tranne Frosinone.
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