(di Sabrina Vecchi) Prescindendo da giudizi stilistici successivi, quando la piazza principale di una città si riempie in piena estate per assistere ad un’opera lirica, certamente si parla di una città culturalmente viva. “Figaro! OperaCamion” ha portato in piazza Vittorio Emanuele II la magia del melodramma con uno spettacolo itinerante,
promosso dal Teatro Dell’Opera di Roma e dall’assessorato alla Cultura del Comune di Rieti, ed allestito totalmente su un vero autocarro adibito ad inedito palcoscenico.
Nato dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo seguendo un adattamento ispirato a “Il barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini, OperaCamion è un moderno esperimento nato per avvicinare il teatro musicale ad un pubblico ampio, eterogeneo e non elitario. Fabio Cherstich, ideatore e regista, ha voluto ribaltare il luogo comune erroneamente diffuso che l’opera lirica sia un genere datato, inaccessibile o addirittura mondano.
Per farlo, ha letteralmente “messo le ruote” alla sua opera, l’ha fatta uscire dagli stucchi dorati dei teatri, l’ha portata tra la gente gratuitamente, trasformandola in un momento di condivisione culturale e di intrattenimento intelligente per tutte le età.
Il pubblico reatino ha confermato i successi riscossi in altre città, e la bella serata estiva all’insegna delle melodie rossiniane è stata applaudita e gradita. Divertente la scelta di interpreti di nazionalità eterogenee – con Figaro giapponese! – , orchestra interattiva, fantasiosi e surreali i costumi di Gianluigi Toccafondo, scenografie a metà tra il cartoon style ed il Fornasetti design. Il risultato è stato un racconto giocoso e poetico da vivere attraverso la grande musica di Rossini, ma stavolta non in abito da sera e col binocolino dorato, ma con gli amici, le scarpe da tennis, e su uno sgabello portato da casa.
Foto: VECCHI ©