Altri due “mori” alla corte di Fabrizio Paris. Da ieri, infatti, sono ufficialmente calciatori del Fc Rieti il play di centrocampo Daniele Bianchi e il mediano Alessandro Masala.
Daniele Bianchi, nato a Sassari il 21 luglio 1988, ex capitano della Nuorese, nelle ultime due stagioni con la maglia dei verdeblu ha collezionato 59 presenze 7 gol (uno il primo anno, 6 il secondo), ma nel suo curriculum professionale vanta anche 100 presenze in C2 con le maglie di Cisco Roma (15), Villacidrese (57 e 2 gol) e Torres (28). Ha giocato anche con Calangianus, Tavolara, Anziolavinio e Porto Torres per un totale di 265 presenze e 16 gol in 12 stagioni tra C2 e serie D.
Alessandro Masala è nato a Sassari il 17 novembre 1996 ha iniziato nelle file del Latte Dolce dove in tre anni ha vissuto l’escalation del club sardo passato dalla Promozione alla Serie D: per lui 76 presenze e 3 gol, prima di approdare alla Primavera del Genoa che gli ha permesso di giocare 24 match e realizzare anche due reti. Lo scorso anno con la Torres in serie D, 31 presenze e un gol. Dotato sia tecnicamente, che fisicamente. Masala è un mediano che nel corso della sue breve, ma intensa carriera, ha avuto modo di cimentarsi in tutti i ruoli di centrocampo.
Due pedine essenziali e fondamentali per il completamento del reparto di centrocampo dove, dopo la conferma di Tirelli e l’ingaggio di Luciani, il Rieti sembra avere già un’ottima intelaiatura.
Un Rieti sempre più sardo, quindi, che si rinforza con elementi “studiati” nei particolari già la scorsa stagione, provenendo da squadre che nell’ultimo campionato hanno affrontato proprio il club amarantoceleste.
“Il giocatore sardo ha sempre una marcia in più – specifica il direttore generale Pierluigi Di Santo – E’ sanguigno, tenace, non molla mai, tende a fare gruppo molto più rapidamente e soprattutto ha un innato senso d’appartenenza ai colori per i quali viene chiamato a cimentarsi. Bianchi e Masala, al pari di Cossentino e Luciani, fanno parte di una politica di mercato basata principalmente sulla ricercatezza del particolare, sull’essenzialità di ciò che serve realmente allo staff tecnico per poter avere una rosa completa e ben assortita in ogni reparto, ma soprattutto con l’esperienza dosata nei punti strategici dell’undici titolare”.
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