“C’erano i fuochi sulla spiaggia e io ero in giro. Finiti i fuochi, alle 22.15, sono andato sul lungomare per rientrare a casa. Per due minuti sono scampato al disastro sulla promenade“.
È molto scosso Giovanni Dionisi, reatino, che si trova a Nizza, teatro dell’attentato che ieri sera è costato la vita a 84 persone (con il bollettino destinato, purtroppo, a salire). Erano tutti sul lungomare della città francese a godersi i fuochi d’artificio per la festa della presa della Bastiglia, quando un camion guidato da un attentatore ha puntato sulla folla falciando bambini, donne e uomini.
Dionisi racconta a RietiLife i tragici momenti vissuti ieri a Nizza e di come sia scampato per un soffio alla follia omicida dell’attentatore franco-tunisino, mosso dalla mano dell’Isis (anche se al momento non ci sono rivendicazioni).
“Una volta rientrato ho sentito ambulanze e caos – continua Giovanni – quasi non mi ero reso conto. Adesso c’è poca gente in giro, sembra una giornata come un’altra. Ma non lo è“.
Il reatino era in Francia per un corso di perfezionamento della lingua francese. Appena possibile ha avvisato la famiglia, in apprensione, dicendo di stare bene. Stamattina la redazione di RietiLife lo ha contattato.
Intanto continua la ricerca di italiani a Nizza: “Non si riescono ancora a rintracciare molti italiani, che quindi risultano al momento dispersi”. Lo ha detto all’Ansa il console generale d’Italia a Nizza, Serena Lippi, che però invita “alla calma”. “Nella calca di ieri sera sulla Promenade des Anglais – aggiunge – molti hanno perso il cellulare e c’è chi non è riuscito a rientrare a casa e ha trascorso la notte fuori. Lavoriamo a stretto contatto con la Farnesina e da Parigi è in arrivo l’ambasciatore italiano”. (Redazione)
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