(di Sabrina Vecchi) Scelta inusuale quest’anno per il consueto concertone di piazza San Francesco che precede il giorno della solenne Processione dei Ceri, momento clou delle celebrazioni antoniane. La Pia Unione Sant’Antonio di Padova, organizzatrice dell’evento, motiva con un desiderio di novità a beneficio dei più giovani la scelta caduta su Valerio Scanu, cantante “di nuova generazione” uscito dal talent show televisivo “Amici” portato al successo da Maria Di Filippi. In attesa del concerto di sabato 25 giugno alle ore 22.00, Valerio Scanu ha risposto alle domande di RietiLife.
Valerio, proprio nel momento in cui la tua cover di “Io vivrò (senza te)” di Lucio Battisti scala le classifiche, arrivi ad esibirti proprio nei luoghi natali del cantautore. Come vivi questa coincidenza?
“Sono molto contento perché Rieti dopo la grande anteprima di Roma darà il via al mio tour estivo con cui cercherò di toccare tutta la penisola arrivando sino a Verona in una tappa speciale al Teatro Romano. Strana coincidenza ma credo che le cose non accadano mai per caso e sono sicuro che mi porterà bene”.
Come hai maturato l’ambiziosa scelta di confrontarti con il “nostro” Battisti?
“Quando ho dovuto pensare alla cover da presentare a Sanremo mi è subito venuta in mente ‘Io vivrò’. Era un brano che non cantavo dai tempi del piano bar ed era uno dei cavalli di battaglia di una mia amica che è venuta a mancare da poco. Ho cercato di riarrangiarlo con le sonorità del mio ultimo album mantenendo però la sacralità di Battisti”.
La vittoria al Festival di Sanremo del 2010 l’hai vissuta come un riscatto verso chi criticava gli artisti usciti dai talent show?
“In realtà è accaduto tutto così rapidamente che mi sono goduto il momento senza pensare a nulla. ‘Per tutte le volte che’ rimarrà nella storia della musica italiana ed anche se in molti l’hanno criticata ancora oggi ‘in tutti i luoghi e laghi’ la cantano!”.
Il salto dall’anonimato alla popolarità soprattutto tra i ragazzi ti è arrivato all’improvviso ed in un’età giovanissima in cui si è naturalmente vulnerabili. Sei riuscito a restare “con i piedi per terra”?
“Sempre con i piedi per terra anche perché tutto quello che sono riuscito a costituire l’ho fatto da solo, rimboccandomi le maniche, lottando contro tutto e tutti e senza mai dimenticare da dove sono venuto. Valerio è oggi un ragazzo di 26 anni che viene da La Maddalena e vive per la musica e con la musica così come quando aveva 8 anni”.
È di soli pochi giorni fa la polemica scaturita da una tua intervista rilasciata a Il Messaggero in cui sembri “rinnegare” la De Filippi perché non ti avrebbe più aiutato, cosa intendi?
“Non ho mai rinnegato Amici o Maria, anzi devo la mia popolarità ad Amici, prima facevo piano bar e grazie al programma sono arrivato al grande pubblico ma è anche giusto dire che non ho mai avuto la pappa pronta come è accaduto per altri, tutto quello che ho oggi, tutto quello che ho fatto lo devo solo al mio pubblico che mi supporta, mi sopporta e mi sostiene. Se avessi avuto l’aiuto di Maria sarebbe stato tutto più facile, ma purtroppo non è stato così e non è così. Mi sono dovuto rimboccare le maniche per non cadere nel dimenticatoio anche se in molti pensano che è tutto frutto di mamma Maria”.
Qual è il tuo rapporto con social?
“Sono fondamentali perché mi permettono di rimanere in contatto con i miei fans. Un contatto diretto, senza filtri”.
Come affronti i commenti omofobi che spesso ti bersagliano e che messaggio vuoi dare a chi, soprattutto tra i tuoi coetanei, è preso di mira dai cosiddetti “leoni da tastiera”?
“Ho imparato a conviverci perché i cosiddetti ‘leoni da tastiera’ sono solo gente frustrata e repressa. Poverini non hanno una vita e vivono bramando quella degli altri. Questa gente se la incontri per strada abbassa lo sguardo per cui ragazzi siate fieri di quello che siete di quello che fate e di come lo fate sempre e comunque.
Che tipo di spettacolo vedremo sabato sera a Rieti?
“Non sarà un concerto ma un vero è proprio show. Ci sarà il passato, il mio percorso, il mio ultimo album, ci saranno sorprese, ci sarà ‘Tale e quale show’… insomma non sarà uno spettacolo qualunque”.
Parlaci del tuo ultimo album “Finalmente piove” che stai portando in tour per l’Italia…
“È un album che parla di amore, quello vero, fatto di piccole e grandi cose, un sentimento che dura nel tempo, attraversa mille peripezie ma che alla fine ha sempre un risvolto positivo. 13 brani, otto scritti da me e prodotti da Luca Mattioni, che seguono il sound internazionale dell’ultimo disco ma rispecchiano maggiormente la maturità, non solo artistica, di oggi”.
L’auspicio è che sia un concerto godibile per moltissimi e che, almeno quella sera, non piova.
Foto: FB – SCANU©