L’ironia sulle divise Alitalia è tutta reatina / L’intervista a Laura Fallerini

(di Daniele Scopigno“La moda non è qualcosa che esiste solo negli abiti. La moda è nel cielo, nella strada, la moda ha a che fare con le idee e con il nostro modo di vivere”. Le parole sono della celebre stilista francese Coco Chanel e ai più la moda può sembrare un argomento “leggero”. In realtà stiamo parlando di qualcosa di economicamente molto serio. Un giro d’affari di 253 miliardi di euro nel 2015, in crescita del 13 per cento, come ricorda Il Sole 24 Ore. Per questo, quando si parla di moda o si fa moda occorre attenzione.

BUONGIORNO ALì ITALIA

E così è capitato anche per la recente vicenda delle nuove divise Alitalia. Una questione diventata appunto seria e che ha portato Massimo Gramellini, vicedirettore della Stampa, a dedicargli la sua nota rubrica “Il buongiorno di Gramellini”, con tanto di titolo “Alì Italia”  visto il colore verde, decisamente preponderante, soprattutto per le calze e che “sarebbe vano – scrive il vicedirettore – cercare un centimetro di pelle scoperta”.

Le divise, fortemente criticate nella rubrica, per il noto giornalista sono, infatti, un omaggio a Etihad, la compagnia degli Emirati Arabi Uniti che detiene un bel pezzo della ex linea aerea di bandiera.

IRONIA CON ORIGINI REATINE

Come accade in questi casi, l’ironia si scatena sui social e un punto di riferimento su Facebook, per chi non ama i nuovi abiti della compagnia, è “Salviamo le hostess Alitalia dalle calze verdi”. Un evento, che tra partecipanti, interessati e invitati, conta al momento in cui scriviamo circa 100mila persone. La curiosità è che a crearlo è stata una reatina, Laura Fallerini, in questi giorni contattata anche da media nazionali (come Fatto quotidiano) e che già ha visto la sua iniziativa su Tgcom24, Leggo e Huffington post.

Rietilife l’ha intervistata.

Come è nata l’idea di fare un evento di questo tipo?

è nata per caso, mentre ero in pausa in ufficio ho visto la foto della sfilata, c’erano le hostess con le calze verdi e ho pensato “poverette, che brutte calze”.

Immaginavi che avresti raggiunto questo numero di persone?

Non immaginavo assolutamente di raggiungere tutti questi utenti del social.

Cosa ne pensi del clamore avuto anche sui media nazionali?

Ovviamente sono sorpresa. Non mi aspettavo minimamente qualcosa del genere, visto che è nato tutto per caso.

Che cosa pensi della scelta dello stilista per il colore verde?

I colori potevano essere più spenti, più scuri, un po’ meno squillanti o almeno uno dei due: rosso vivo e verde scuro o il contrario, così effettivamente è un po’ natalizio.

Come avresti disegnato le divise di Alitalia?

Ci sono divise molto belle nelle altre compagnie, noi siamo il simbolo della moda e del buongusto, ma così siamo forse un po’ troppo eccentrici. Le stoffe sono belle, anche i modelli, ma ripeto avrei scelto dei toni di colore diversi. Poi in realtà non ho mai criticato le divise, ma solo le calze verdi, che sinceramente non mi sembra donino molto alle povere hostess.

Hai dato appuntamento al 1 luglio, stai pensando a qualcosa per quella data?

La data l’ho modificata al 3. Quando si crea un evento su Facebook bisogna indicarne una. Non sapevo che giorno mettere e ho messo il primo luglio. Ora ho modificato al 3 che è domenica.

Cosa hai in mente per quella data?

Ci sto pensando, probabilmente organizzerò qualcosa a Fiumicino. Ma non voglio dire di più. Ovviamente sarà basato sull’ironia.

Prossimamente pensi di volare con Alitalia?

Ho sempre volato con Alitalia e se non mi metteranno in una lista NoFly continuerò a volarci. Scherzo, ma se posso scelgo sempre questa compagnia, considerato che sono anche membro MilleMiglia.

Foto (archivio) RietiLife ©

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