Il Consiglio comunale, nella seduta di venerdì 10 maggio, ha adottato il Programma Pluriennale di Attuazione del Piano regolatore generale “dando inizio così a una nuova fase di sviluppo della città e al contempo di riflessione sul suo destino urbanistico” dice l’assessore all’Urbanistica Giovanni Ludovisi.
“È un passaggio importante, che segna una svolta positiva: apre al futuro e chiude con tutto ciò che è vecchio e passato. È una nuova ripartenza concreta. Quando questa Amministrazione si è confrontata con il PRG vigente con serietà e responsabilità si è posta il problema, innanzitutto, se fosse “giusto” o no attivarlo. Insieme, in Consiglio comunale, abbiamo deciso che lo fosse e che il modo migliore di farlo fosse partire proprio dai cittadini, dalle loro aspettative, dai loro diritti”
“Era necessario dimostrare di essere in grado di mettere da parte le strumentalizzazioni politiche dimostrando serietà e cercando di prendere il meglio di uno strumento urbanistico che viene da lontano. E lo abbiamo fatto. Abbiamo definito una programmazione che mira a restituire servizi alla città, che mette al centro le necessità della collettività, che vuole riparare le piccole e grandi lacerazioni dei tessuti urbani più interni, che guarda al bene comune piuttosto che all’interesse di pochi”.
“Moltissimi cittadini, si sono impegnati con l’Amministrazione rispondendo a un bando che chiedeva di manifestare un interesse a esercitare il proprio diritto a edificare. Da questo forte stimolo siamo partiti. Sappiamo che chi costruisce un brano urbano di città lo fa per una concessione della collettività. È nostro dovere, di una classe politica seria, restituire alla collettività servizi da realizzarsi con gli incassi degli oneri di urbanizzazione. Questo è il PPA. È uno strumento di programmazione; programmazione che purtroppo fino ad ora non è mai stata fatta. Il nostro Programma pluriennale pensa un percorso virtuoso ma al contempo apre spazi per pensare al futuro. Stiamo infatti già lavorando ad una nuova pianificazione”.
“Oggi necessaria più che mai. Una visione che pensi Rieti come città di tutti, come luogo dell’eccellenza ambientale, dello sport, del turismo, del benessere diffuso. Stiamo attivando dei tavoli di partecipazione grazie all’occasione che abbiamo con Urbact in cui ci è stato riconosciuto un finanziamento europeo per il progetto Vital Cities. Sarà un laboratorio di idee da declinare sulla città e per la città. Sarà il luogo in cui confrontarsi per discutere insieme la futura Rieti. Casa di tutti e principale bene comune.”
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