Ci sarà anche Giancarlo Peris, tedoforo delle olimpiadi di Roma 1960, a Rieti per il Giubileo degli Sportivi. Peris, 75enne, parteciperà al corteo e poi all’accensione, in piazza Vittorio Emanuele II, del tripode. Stesso gesto che fece 56 anni davanti agli occhi del mondo.
È oggi, dunque, la vigilia del giorno più importante per gli sportivi cristiani del territorio reatino. Domani, 1 giugno, si aprirà il Giubileo che il vescovo Domenico Pompili ha voluto dedicare alla memoria di Andrea Milardi, colonna dello sport amarantoceleste.
“Il Giubileo evoca il senso della festa, ma è anche la strada per reinterpretare il mondo dello sport – ha dichiarato Monsignor Pompili – come uno spazio franco che ci consente di vivere una esperienza umana per se stessa. Lo sport che vogliamo festeggiare è quello che ciascuno può fare e che gli consente di sperimentare il proprio corpo, la propria fisicità, all’interno di una competizione che lo mette in relazione con gli altri e lo aiuta ad uscire fuori, come singolo anche insieme alla squadra. Lo sport è un mondo che galvanizza tutti e può dare la spinta a promuovere il nostro territorio. Il Giubileo con gli sportivi sarà l’inizio di un cammino che deve trovare sempre migliori occasioni per ritrovarsi insieme. Sebbene la ricchezza delle discipline sportive vada preservata, sarebbe miope pensare di andare alla battaglia ognuno per proprio conto, dobbiamo trovare il modo per mettere a sistema questa grande risorsa che è per la nostra città lo sport”.
Le federazioni sportive territoriali si raduneranno in due cortei, uno al parco del Coriandolo alle 14 e uno in piazzale Adolfo Leoni, di fronte al campo scuola alle 14.30 dove i cortei si uniranno per accedere a piazza Vittorio Emanuele, centro della cerimonia di apertura del Giubileo con gli Sportivi.
La fiamma sarà accesa da Giancarlo Peris, teodoforo che venne scelto per accendere il tripode nello Stadio Olimpico alla XVII edizione dei giochi olimpici che si tennero a Roma nel 1960. Il professor Peris era allora uno studente di Civitavecchia che in quell’anno aveva vinto i campionati nazionali studenteschi nei 1000 metri. Alla scelta di Peris come tedoforo, il CONI aveva affiancato quella del leggendario e ormai quarantenne discobolo Adolfo Consolini, per pronunciare il giuramento olimpico. Una simbologia: storia e futuro del nostro sport uniti per celebrare il presente, una simbologia che si rinnoverà nel 1 giugno reatino grazie all’intervento del professor Peris e di due bambini, di cui uno diversamente abile, a simboleggiare il passato, il futuro e l’accessibilità dello sport per tutti.
In piazza Vittorio Emanuele II si terrà la preghiera dello sportivo e l’introduzione alla giornata da parte del Vescovo, accompagnata dalla musica di un composizione di ottoni della sede reatina del Conservatorio di Santa Cecilia, diretta da Alessandro Verrecchia. Poi il vero momento giubilare: il passaggio per la Porta Santa della Cattedrale di Santa Maria. Una cinquantina i volontari coinvolti, provenienti dall’organizzazione del Meeting di atletica e dalle associazioni cattoliche del territorio.
Chi vorrà, potrà poi prendere parte alla corsa non agonistica che partendo da piazza Vittorio Emanuela giungerà fino al Pattinodromo, l’impianto polivalente al centro della cittadella dello sport reatino, altro luogo cruciale per lo sport a Rieti.
Presso l’impianto diverse società si esibiranno, tra queste: pattinaggio artistico e velocità, ginnastica ritmica ed arti marziali, basket in carrozzina, calcio e rugby in un ulteriore momento di festa e di condivisione. Per consentire a tutto il popolo degli sportivi (praticanti e non) di prendere parte agevolmente al momento conviviale finale, la ASM ha messo a disposizione un servizio navetta che praticherà il circuito Pattinodromo, Parco del Coriandolo, Stadio Guidobaldi, a partire dalle 18.30.
LA FIACCOLA OLIMPICA E PERIS
La fiaccola olimpica arrivò a Roma portata da una staffetta di migliaia di atleti di tutti i paesi. Era sbarcata in Sicilia, proveniente da Olimpia, risalendo lentamente la penisola, accolta dalla curiosità e dall’entusiasmo della gente. L’onore di accendere il tripode nello Stadio Olimpico, toccò a uno studente di Civitavecchia ? Giancarlo Peris ? che in quell’anno aveva vinto i campionati nazionali studenteschi nei 1000 m. La scelta di questo giovane atleta sottolineava come la ricostruzione dello sport italiano fosse partita dalla scuola, proprio attraverso l’istituzione dei campionati studenteschi.
Questa innovazione, che coinvolgeva la popolazione scolastica soprattutto tra i 14 e i 18 anni, era stata fortemente voluta da un personaggio di notevole valore, il segretario generale del CONI Bruno Zauli, e avrebbe portato importanti frutti proprio in coincidenza coi Giochi di Roma. Alla scelta di Peris come tedoforo il Coni aveva affiancato quella del leggendario e ormai quarantenne discobolo Adolfo Consolini per pronunciare il giuramento olimpico. Una simbologia: storia e futuro del nostro sport uniti per celebrare il presente.
Foto: RietiLife ©