Sul ritrovamento del cadavere di Sandro Bellini nel Velino, nel tratto tra Piè di Moggio e Marmore, arriva l’analisi della criminologa reatina Jessica Occhipinti. QUI LA NOTIZIA
“L’ucraino – spiega la criminologa reatina, nella foto – aveva avuto una relazione, con la donna di Bellini. Gli inquirenti accusano l’ucraino di omicidio volontario premeditato, con movente passionale. È stato intercettato il cellulare dell’ucraino e sono emersi elementi utili ad accertare che c’è un movente passionale dietro la morte del ternano.
Nell’auto di Bellini sono state trovate tracce di sangue, che grazie ai riscontri scientifici, hanno portato direttamente ad identificare l’autore dell’omicidio. L’ucraino si trova ora nel carcere a Sabbione.
La compagna dell’ucraino che stava frequentando Bellini ha consegnato ai Carabinieri gli abiti gettati dal sospettato. I vestiti sono stati consegnati al Ris di Roma. Erano presenti tracce ematiche sia dell’ucraino che di Bellini”
“I delitti passionali – ricorda Occhipinti – corrispondono oggi al numero maggiore dei crimini omicidiari commessi in Italia. Per questa tipologia di omicidio si fa riferimento ad un sentimento profondo, quasi una sofferenza, che corrisponde alla parte più istintuale della persona e che, in circostanze particolari, può esplicitarsi attraverso comportamenti estremi. Da un punto di vista legislativo, il delitto passionale è punibile per l’art. 575 del codice penale, che asserisce: ‘chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione non inferiore ad anni ventuno’.”
Foto (archivio) TerniLife ©