Arrestati dalla polizia gli ultimi due ricercati nell’Operazione Baltico.
Il 15 aprile scorso, nell’ambito della “Operazione Baltico”, la Polizia aveva arrestato sei persone per associazione per delinquere dedita alla truffa, estorsione, ricettazione e riciclaggio internazionale di autovetture di grossa cilindrata ed altri mezzi di locomozione di ingente valore commerciale. L’indagine era partita nel 2015 e aveva portato gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Rieti a individuare un’organizzazione, radicata a S. Severo (FG), i cui membri acquistavano auto di lusso rispondendo ad annunci in internet, pagando le vetture con assegni falsi per poi trasportarle, con nuovi documenti, all’estero.
In occasione del blitz del mese scorso due degli associati, tra cui l’uomo ritenuto a capo dell’organizzazione, erano riusciti a darsi alla fuga facendo perdere le loro tracce.
P. N., cittadino lituano del 1976, che nella banda si occupava dei contatti con i Paesi dell’Est Europa, inizialmente rifugiatosi all’estero, il 5 maggio scorso si è costituito presentandosi alla Questura di Pescara.
Ieri 18 maggio, poi, gli agenti della Squadra Mobile reatina hanno potuto finalmente mettere la parola “fine” al loro lungo lavoro, arrestando anche C. R., del 1977, considerato la mente della banda.
La caccia a C. si è svolta senza sosta e solo la tenacia dei poliziotti di Rieti ha avuto la meglio su tutti i tentativi di depistaggio messi in atto dall’uomo. Gli investigatori, con un lavoro certosino, sono riusciti a collegare un cellulare, utilizzato dal latitante solo per pochi attimi proprio la mattina del blitz, con altre utenze intestate a un pregiudicato di S. Severo e a un cittadino rumeno. Poi, finalmente, durante un’intercettazione gli agenti hanno percepito una voce in sottofondo che sono riusciti a riconoscere come quella del ricercato. Altro lavoro certosino ha permesso di individuare il luogo in cui si trovava l’utilizzatore del telefono e a seguire le mosse di C. sino a quando l’uomo è andato a trovare la moglie nel suo appartamento di Pescara. A quel punto è scattato il nuovo blitz e invano C. ha tentato la fuga dal balcone dell’abitazione. Anche lì c’erano ad aspettarlo gli uomini della Squadra Mobile di Rieti, che lo hanno tratto in arresto, chiudendo definitivamente il capitolo “Operazione Baltico”. (da comunicato della Questura di Rieti) Foto (archivio) RietiLife ©