Il tumore della mammella è la neoplasia più frequente nelle donne, tanto che rappresenta oltre 1/4 di tutte le diagnosi tumorali femminili. In Italia si stima che colpisca circa 37.000 donne ogni anno. Negli ultimi decenni si è registrato un costante aumento di frequenza di diagnosi, accompagnata, però, da una riduzione della mortalità.
Ciò anche grazie agli screening e alle attività di prevenzione, che a Rieti vedono l’Azienda sanitaria locale e l’Alcli unite in una campagna di sensibilizzazione capillare, su tutto il territorio della provincia. Partner della Asl di Rieti è l’Alcli Donna, nata nel 2014 dall’esperienza dell’associazione Alcli Giorgio e Silvia; insieme, hanno già effettuato numerosi incontri in diversi comuni del reatino, come ad esempio: Borgovelino, Magliano Sabina, Poggio Mirteto, Santa Rufina, Antrodoco.
In questo senso, venerdì 20 maggio, presso la sala San Giuseppe di Amatrice, è stato organizzato un incontro di sensibilizzazione a cui parteciperanno i rappresentanti del Comune montano e alcuni professionisti dell’Azienda sanitaria locale, tra cui il dottor Mario Santarelli, dottor Fabrizio Liberati, dottor Antonio Rosati, Enrico del Signore, coordinatore tecnico e Maria Grazia Caroselli, infermiera professionale.
Presente, la Presidente dell’Alcli Giorgio e Silvia Santina Proietti e la responsabile dell’Alcli Donna Marisa Sciarrini. L’iniziativa di avvio dello screening di Giugno, sarà anche l’occasione per raccogliere adesioni spontanee allo screening per le donne in fascia target.
“E’ ormai dimostrato, che promuovere e sviluppare sempre più i programmi di screening consente di salvare un numero crescente di pazienti – sottolineano dalla Direzione Aziendale della Asl di Rieti e dall’Alcli Giorgio e Silvia e Alcli Donna – Questo ci induce a proseguire su questa strada; non dobbiamo dare per scontato, infatti, che tutte le donne e le ragazze siano veramente consapevoli dei fattori di rischio che possono portare alla comparsa del tumore al seno. L’attenzione dell’Azienda sanitaria, delle Istituzioni e del mondo dell’associazionismo su questo tema è costante, ma è necessario tenera alta l’attenzione; proseguire e promuovere le campagne di sensibilizzazione per garantire lo screening al maggior numero di donne possibile”.
Foto (archivio) RietiLife ©