(di Roberto Pentuzzi) Argomento importante della conferenza stampa della Npc è la data di scadenza per l’iscrizione alla serie A, cioè il 20 giugno. Il patron ne ha parlato, insieme ad altri temi importanti, dando un segnale di cauto ottimismo sulla Serie A ancora in città per la prossima stagione. A conti fatti, servono 400mila euro entro quella data per evitare ridimensionamenti o cessioni del titolo.
TITOLO RICHIESTO “Nel 2012 eravamo ultimi in serie B ora siamo in serie A2 – dichiara il presidente Giuseppe Cattani – la decisione che verrà presa il 20 giugno deve andare nella stessa direzione che abbiamo finito finora, cioè che Rieti non perda di nuovo credibilità. Cosa dovrà succedere? Intanto noi stiamo lavorando come se fosse già tutto pronto, ma per evitare un passo indietro che faremmo con grande dispiacere, avremo bisogno di avere per il 20 giugno la copertura del 60% del budget per la stagione 2016/2017. Se dovessimo avere solo una parte di quel 60%, valuteremo, se dovessimo essere troppo indietro – e non vorrei neanche pensarci – ma già alcune società che stanno ancora giocando ci hanno chiesto se il titolo è trattabile. Non voglio nemmeno pensarci, ma è una possibilità che esiste”.
GLI ABBONATI “La Npc – continua Cattani – in questa stagione è stata la sesta società della A2 come presenza di tifosi, 1200 paganti di media più la quota abbonati, circa 600. Il mio primo obiettivo sarebbe di invertire le proporzioni abbonati/paganti che mi auguro diventi 80%-20%. Immaginate che siamo in bellissimo villaggio, dove ci sono monolocali, bilocali oppure suite, fino ad alcuni piani noi reatini ci arriviamo, poi nei piani alti c’è bisogno di altri acquirenti”.
COSTITUIRE UNA AZIENDA “Quest’anno – aggiunge il presidente della Npc – facendo grande attenzione, abbiamo speso 5mila euro a trasferta, in totale 75mila euro: se avessi un contributo per questa spesa potrei avere quella cifra per prendere un americano più forte. Per noi è un grande piacere spendere altri 60mila per un costo obbligatorio per la categoria e cioè il settore giovanile. La serie A è un grandissimo vanto, ma può diventare un bagno di sangue se non ci sarà il contributo di tutti. Per ora la nostra è una azienda SAP, una mia nuova ideazione, una Società A Perdere. Se io dovessi tirarmi indietro la Npc sarebbe ad alto rischio. Il nostro sogno è quello di trasformare la Società Sportiva in Azienda Sportiva e siamo già sulla buona squadra se pensate che lavorano per noi ben 72 persone, ma il tutto dipende da una sola persona e questo è ad alto rischio. L’obiettivo vero, dunque, è costituire una vera azienda”.
LE GIOVANILI “Il settore giovanile per noi è molto importante – dice Cristiano Cordoni, responsabile del settore giovanile – abbiamo rimesso in piedi pezzo per pezzo una parte importante, se c’è un ambiente sano, ci saranno anche successi. Siamo ben visti anche a livello di federazione, questo per far capire quanto anche il settore giovanile sia importante, ne beneficia la nostra immagine, il basket reatino aveva bisogno di un nuovo look e ci stiamo riuscendo, Rieti potrebbe essere scelta per le finali interzonali e nazionali under 16″. “Intanto grazie a tutti gli sponsor che hanno creduto in noi – fa da eco Gianluca De Ambrosi, responsabile tecnico del settore giovanile – e che ci hanno permesso di portare i nostri ragazzi in giro per l’Italia, con successi e con una puntatita all’estero, anche in Francia. Siamo attenti alla,possibilità di prendere qualche ragazzo da fuori, per esempio montenegrini, ma vogliamo sempre fare il passo a seconda della nostra gamba. La foresteria è molto importante per poterli accogliere. Sono orgoglioso che la federazione ci abbia contattato per delle finali nazionali. D’accordo che la prima squadra riviste le maggiori attenzioni, ma si parte anche da lì”.
Foto: Emiliano GRILLOTTI ©