“Le Autonomie locali – Enti di Area Vasta, Città metropolitane e Comuni – hanno bisogno di un luogo che sia di raccordo funzionale con il nuovo Senato. Le Conferenze restano la sede privilegiata di questo raccordo, anche perché in quella che dovrebbe diventare la Camera delle Autonomie sederanno solo 20 sindaci, che difficilmente potranno rappresentare tutto il sistema delle autonomie locali”.
Lo ha detto Giuseppe Rinaldi, rappresentante del Comitato Direttivo Upi e Presidente della Provincia di Rieti, intervenendo oggi alla Commissione parlamentare per le questioni regionali nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle forme di raccordo tra Stato e Autonomie territoriali e sistema delle Conferenze.
“Le Conferenze – ha detto Rinaldi – devono però essere riformate in modo innovativo e coraggioso, per scongiurare il rischio che queste sedi di confronto si traducano in ‘parerifici’. Un tagliando reso ancora più necessario dal nuovo Senato, per definire con chiarezza le competenze di queste strutture ed evitare che si creino inutili duplicazioni. Anche in questo caso – ha poi sottolineato – ci piacerebbe essere parte attiva del processo di riforma in atto, anche alla luce dell’esperienza che abbiamo maturato in questi primi due anni di attuazione della legge sugli Enti di Area Vasta. Riforma che stiamo portando avanti, non senza le enormi difficoltà dovute alla scelta di avere anticipato gli effetti finanziari della legge con tagli pesantissimi ai bilanci che stanno avendo gravi ripercussioni sui servizi ai territori e ai cittadini”.
Rinaldi ha poi concluso il suo intervento ricordando come, sul tema della gestione associata dei servizi comunali “possono avere un ruolo decisivo le Assemblee dei Sindaci degli Enti di Area Vasta, sede dove insieme si concordano processi dal basso e in cui si può costruire quel sistema associato di servizi indispensabile, ma che non può nascere da un obbligatorietà”.
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