Il brusco abbassamento della temperatura, con la caduta di neve fuori stagione, mette a rischio i raccolti di verdura e frutta il cui sviluppo è stato anticipato da un inverno che si è classificato come il terzo più caldo di sempre, con temperature superiori di 1,76 gradi rispetto alla media. È quanto afferma la Coldiretti (sulla base dei dati Isac – Cnr) in riferimento al freddo improvviso che ha colpito gran parte della penisola con forti piogge, grandinate e la caduta di neve dalla Toscana all’Umbria, dal Lazio all’Abruzzo fino in Molise e con le temperature scese in picchiata, con escursioni di 10/15 gradi. Le piante da frutta – spiega la Coldiretti – si trovano in una fase di ripresa vegetativa particolarmente delicata e sono molto sensibili alle gelate tardive che pregiudicano i raccolti estivi. Il caldo inverno ha anche anticipato l’arrivo di molte primizie nei campi, che adesso rischiano di essere danneggiate dal maltempo. Si tratta degli effetti dei cambiamenti climatici che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi, con il rapido passaggio dalla siccità alle alluvioni, con precipitazioni brevi e intense e un maggiore rischio per le gelate tardive con pesanti effetti – conclude Coldiretti – sulle produzioni agricole che negli ultimi dieci anni, proprio a causa delle anomalie climatologiche, hanno subito perdite complessive per 14 miliardi di euro.
Foto (archivio) RietiLife ©