Arriva una nuova birra firmata Alta Quota: si chiama Anastasia. Da sempre dedito alla ricerca di nuovi sapori, alla scelta scrupolosa di materie prime di qualità e a volte insolite, il microbirrificio di Cittareale, con dedizione, passione, entusiasmo e creatività ha voluto ancora una volta presentare ai suoi estimatori una birra che rafforzasse il legame tra territorio e prodotto.
La nuova birra Anastasia ha un’identità locale forte e decisa. E’ prodotta con luppolo fresco e grano della varietà “Senatore Cappelli”, riprodotti e coltivati con le migliori tecniche agronomiche esclusivamente nella Piana Reatina nei terreni dell’azienda sperimentale del Centro Appenninico del Terminillo “Carlo Jucci” dell’Università Studi di Perugia.
Anastasia è una birra ad alta fermentazione dal colore biondo intenso, intrigante e carismatica con i suoi 8°. Schiuma bianca, fine e compatta. Carattere complesso, aroma persistente. Al naso è decisa ma non invadente. Gusto ricco e avvolgente dalle note agrumate. Il sapore fruttato dona alla birra una dolcezza gradevole che ben si fonde con l’alta gradazione alcolica. Finale delicatamente amaro.
“Il Centro Appenninico del Terminillo – dichiara il suo direttore, professor Marco Fornaciari da Passano – con il suo personale specializzato e grazie alla lunga tradizione legata all’innovazione in agricoltura, ha condotto una sperimentazione che, ancora una volta, lo lega a un territorio a imprescindibile vocazione rurale. Da un progetto ideato e promosso da Provincia e Comune di Rieti è nata sui nostri campi sperimentali questa birra che offre la conferma di come istituzioni locali, ricerca e spirito imprenditoriale insieme possano produrre l’eccellenza”.
“Conferire ai nostri prodotti un’immagine di qualità, artigianalità ed un’identità territoriale – dice Claudio Lorenzini, titolare del birrificio Alta Quota – è l’obiettivo che cerchiamo di perseguire fin dal primo giorno. Ringrazio il Centro Appenninico del Terminillo “Carlo Jucci”, nella persona del suo direttore, e tutto il personale, che fin da subito hanno manifestato grande interesse dando disponibilità a supportare le operazioni tecniche di individuazione, reperimento, coltivazione e trasformazione di specie vegetali da utilizzare nella produzione di birra e adatte all’ambiente pedoclimatico del reatino. Operazioni che rientrano nell’ambito della convenzione per il progetto sperimentale di coltivazione del luppolo a Rieti promossa da Provincia e Comune di Rieti”.
Foto: Alta Quota ©