Incendio colposo a Sant’Elia: accende un fuoco, bruciati due ettari di bosco. Denunciato

È stato di origine colposa l’incendio sviluppatosi il 3 aprile a S.Elia, frazione del Comune di Rieti. Ad accertarlo gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, Comando Stazione Forestale di Rieti. La persona ritenuta responsabile del rogo è stata deferita alla Procura della Repubblica di Rieti.

Le fiamme si erano sviluppate all’interno di un’area boscata, coinvolgendo marginalmente anche un rimboschimento di specie resinose (Pino nero). Sul posto, per domare le fiamme, oltre al personale a terra era intervenuto anche un elicottero del Corpo Forestale dello Stato, decollato dalla Base C.O.A. (Centro Operativo Aeromobili) di Rieti. L’incendio era stato spento nel tardo pomeriggio e da una stima effettuata dal personale del Corpo Forestale, il fuoco aveva interessato una superficie di circa due ettari.

Dopo aver messo in sicurezza l’area e averne rilevato il perimetro, attività questa necessaria per adempiere a dettami di legge relativi alla mappature delle aree percorse dal fuoco, sulle quali poi scattano una serie di restrizioni, si è messa in moto l’attività necessaria ad individuare le cause dell’incendio.

Da subito era comunque apparso chiaro che non poteva trattarsi di cause naturali, ma bisognava capire se si fosse trattato di un incendio di tipo doloso, cioè l’autore aveva agito con la consapevolezza di provocare il rogo, oppure di tipo colposo, ovvero cagionato da qualcuno, ma non intenzionalmente.

Le indagini sono partite individuando il punto di insorgenza dell’incendio, cosa non facile stante l’orografia del terreno e l’anomala progressione delle fiamme durante la loro evoluzione. Tuttavia l’esperienza dei Repertatori del C.F.S. e la consolidata applicazione del protocollo “M.E.F.” ( Metodo delle Evidenze Fisiche), unita ad una intensa e certosina attività investigativa, hanno consentito agli investigatori del Corpo Forestale dello Stato di risalire alla persona che aveva provocato l’incendio in parola.

Le indagini hanno comunque fatto escludere la natura dolosa e sono state ricondotte nell’ambito dell’incendio colposo, infatti si è potuta accertare la non volontarietà del gesto, riconducibile senza dubbi ad una “leggerezza”, di un fuoco accesso per soddisfare un esigenza momentanea, sfuggito al controllo dell’attore ed evolutosi in un incendio boschivo.

Questo mese di aprile caratterizzato da temperature pressoché estive sta creando le condizioni favorevoli all’insorgenza degli incendio, ma – ricorda la Forestale – che “il fattore umano è sempre all’origine degli eventi. Anche sugli ultimi incendi sviluppatisi in provincia, sono in corso le indagini da parte degli uomini del Corpo Forestale dello Stato al fine di risalire agli autori. Si confida comunque anche nella collaborazione della popolazione tutta, sia per la prevenzione che per avere informazioni utili allo svolgimento delle indagini”.

(da comunicato della Forestale) Foto: Cfs ©

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