(di Sabrina Vecchi) Aperta stamattina dal vescovo Domenico Pompili la Porta Santa del santuario francescano di Poggio Bustone, ultima delle quattro porte individuate per l’Anno della Misericordia dopo quella della Cattedrale di S.Maria, del carcere circondariale e del santuario del S.S. Crocifisso di Chiesa Nuova.
Numerosa la folla che ha preso parte alla celebrazione eucaristica che si è svolta a partire dalle 10.30 nel piazzale antistante il santuario, fino al momento della solenne apertura della Porta Santa. Il vescovo Pompili ha rimarcato il ruolo cruciale dei nostri splendidi santuari nella vita di S.Francesco, incluso quello di Poggio Bustone, luogo di intensa meditazione che gli consentì di ritrovare se stesso ed approfondire il tema del perdono.
Dantesca la citazione che Sua Eccellenza ha utilizzato durante l’omelia pronunciata in questa occasione, a sottolineare il bisogno oggi impellente di prendere le distanze da comportamenti incentrati sull’aggressività ed uscire dall’aiuola che ci fa tanto feroci (Paradiso XXII, 151), proprio come fece il sommo poeta che rivedendo la terra si sentì lontano dai più violenti istinti umani.
Dopo la celebrazione della messa e l’apertura della Porta Santa, un ricco rinfresco a disposizione delle autorità e di tutti gli intervenuti, grazie anche all’ausilio di nuove strutture mobili in legno realizzate dal Lions Club Rieti Varrone con la V Comunità Montana e il Comune di Poggio Bustone pensate allo scopo di attuare una più funzionale e gradevole accoglienza turistica.
Foto: Vecchi ©