Tornano farsi sentire i consiglieri di minoranza Sonia Cascioli (Fratelli d’Italia) e Andrea Sebastiani (Noi con Salvini). Lo fanno sul tema dell’annunciata esternalizzazione del teatro Flavio Vespasiano.
“Dopo il Manni e gli Asili Nido, due straordinarie eccellenze della nostra città, ecco arrivare apparentemente come un fulmine a ciel sereno anche l’esternalizzazione del maestoso Teatro Flavio. Apparentemente perché invero voci sempre più insistenti fanno trapelare che la manovra congegnata dalla famigerata corazzata Petrangeli è in incubazione già da diverso tempo e porta con sé nomi e cognomi ben precisi, oltre al solito carrozzone di connivenze tra personaggi e associazioni di vario genere vicine, per non dire vicinissime, a questa sinistra affaristica e sempre più spregiudicata”.
“D’altra parte la sinistra reatina, con in testa questo meraviglioso PD, non può certo fare brutta figura di fronte ai propri riferimenti nazionali che trovano ideali da perseguire in personaggi tipo la Boschi, la Guidi e perché no la Boldrini. Ma tant’è: ci hanno raccontato che loro sarebbero stati l’antitesi all’affarismo berlusconiano e si sono invece tristemente rivelati per quello che sono”.
“Ma tornando alle cose di casa nostra, indubbiamente più provinciali ma altrettanto significative sotto vari profili, non ultimo potenzialmente anche quello penale, la domanda sorge spontanea: perché stiamo assistendo ad una accelerazione così evidente nel determinare il passaggio di mano della gestione del nostro meraviglioso Teatro, tanto da giustificare la convocazione in fretta e furia di un Consiglio comunale straordinario per mercoledì prossimo? Non c’era neanche il tempo di attendere la guarigione del Presidente del Consiglio?! Possibile che dobbiamo dare credito a chi ci dice che sono in scadenza dei finanziamenti regionali e nazionali e ci sarebbe chi li ha già opzionati? Possibile che dove la Pubblica Amministrazione ci rimette soldi i privati magicamente riescano a guadagnarne? Cosa c’entra l’ATCL in tutto questo?”
“E cosa c’entra tal Maurizio Panici, espressione proprio di questa Associazione i cui bilanci degli ultimi tre anni sono in profondo rosso, il cui nome sempre più frequentemente risuona nelle stanze del Palazzo quale prossimo papabile direttore artistico? Sarà proprio lui, guarda caso, a prendere in concessione la gestione del Teatro? E poiché nei costi, tanto sbandierati dall’Assessore Massimi, il Comune continua a computare anche quelli del personale? Il fortunato concessionario assumerà forse i dipendenti comunali?!! O forse quei costi, che ovviamente rimangono in capo al Comune, servono solo come specchietto per le allodole per giustificare una scelta politica ben precisa che nulla ha a che vedere con questioni di economicità di gestione? Di chi sta facendo veramente gli interessi la sinistra reatina?”
“Pienamente consapevoli del nostro ruolo di controllori della gestione della cosa pubblica, se non riusciremo a bloccare la delibera di consiglio con la quale si vuole “svendere” il teatro, preannunciamo che presenteremo un emendamento chiedendo a tutti i consiglieri di votarlo. Il testo dell’emendamento conterrà l’inibizione a partecipare alla gara per l’aggiudicazione della concessione a tutti coloro che negli ultimi tre anni hanno chiuso i propri bilanci in perdita”.
Foto: RietiLife ©