(di Matteo Carrozzoni) Il Rugby Rieti archivia con facilità la trasferta contro il Segni fanalino di coda, mai entrato in partita, con il risultato finale di 5-55.
Gli arieti invece tornano ed essere strabordanti dando impressione anche di buona organizzazione, anche se il banco di prova reale ci sarà tra tre settimane, dopo la pausa, in casa della Rugby Roma capolista, già battuta in casa per un punto nella prima dei play off, lo scorso 31 gennaio.
Otto le mete degli amarantocelesti contro una del Segni; due volte a segno il secondo centro fuoriclasse Francesco Rosati, con i suoi soliti modi poco “diplomatici”; due mete anche per Giuseppe Carotti, seconda linea di grande potenza e in periodo di grazia, autore negli ultimi incontri di tantissime penetrazioni e di palloni trasportati ben oltre la linea del vantaggio.
A bersaglio anche gli ottimi Rossi e Colasanti, costanti ed affidabili nelle loro performance sempre sopra la media, e Benedetti, che oltre ad aver marcato una meta personale ha ricevuto e trasmesso un pallone fissando ben due avversari e lasciando libero Pennino (quattro trasformazioni e un calcio piazzato) di appoggiare oltre la linea, dimostrando ottime manualità e visione di gioco. Due trasformazioni anche per Fabio Carotti. La vittoria con il Segni porta i reatini in terza posizione a 14 punti, a 6 da Rugby Roma e Villa Pamphili.
Foto (archivio): RietiLife ©