Il presidente della Provincia di Rieti, Giuseppe Rinaldi, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla possibilità di unione o fusione dei comuni, in particolare della Bassa Sabina.
“Nei giorni scorsi anche nella nostra provincia si è aperto il dibattito sugli effetti e le prospettive delle fusioni dei Comuni grazie all’intervento dell’ex sindaco di Montopoli Emilio Fiori che arriva dopo la riflessione sugli stessi temi fatta dal deputato Fabio Melilli nell’iniziativa del Pd di Rieti del mese scorso. Un dibattito quantomai attuale e dirimente per il futuro dei nostri territori visto le novità prospettate dai recenti provvedimenti del Governo nazionale ma soprattutto nell’ottica di una sempre minore disponibilità di risorse a disposizione dei Comuni più piccoli. Da presidente della Provincia e da sindaco che ormai quasi 20 anni fa, nel dicembre 1997, fu promotore di una delle prime Unioni dei Comuni del Centro-Sud Italia, quella della Bassa Sabina, ritengo necessario e opportuno che nella nostra comunità si inizi a discutere e a immaginare quali possano essere i futuri assetti considerando che a breve anche la Regione Lazio sarà chiamata a legiferare in materia. Alla fine degli anni 90 il nostro territorio ha dimostrato di essere all’avanguardia promuovendo all’interno dell’Unione dei Comuni la gestione associata di servizi fondamentali per i cittadini ma oltre a ciò poco altro è stato fatto: ci siamo appiattiti sulla semplice aggregazione dei servizi e abbiamo messo da parte una revisione complessiva dell’intera macchina burocratica; abbiamo perso la visione politica che aveva ispirato quella riforma. Oggi abbiamo l’opportunità di riprendere un percorso, che a parte qualche rara eccezione come l’adesione al Patto dei Sindaci, è stato interrotto. L’architettura istituzionale del nostro Paese sta cambiando e dobbiamo decidere se essere protagonisti di questa azione riformatrice oppure subirla. Il nostro territorio, a partire proprio dalla Bassa Sabina, può essere ancora una volta un avamposto, un luogo di sperimentazione e di innovazione amministrativa. Come sindaco,che 20 anni fa ha creduto nella necessità e nella possibilità di realizzare un processo di efficientamento e di avvicinamento alle esigenze dei cittadini della struttura amministrativa, e come presidente dell’ente di Area vasta che oggi, per forza di cose, sarà interessata e protagonista da questi cambiamenti, ritengo necessario uno scatto di fantasia, di intelligenze da parte di tutte le componenti sociali, politiche e amministrative che il nostro territorio esprime: per questo mi farò promotore, di concerto con i Sindaci cui chiedo di fasi parte dirigente, delle iniziative necessarie ad apportare idee e contributi concreti a questo dibattito”. Foto (archivio) RietiLife ©