In un momento in cui Cisl e Asl scambiano botta e risposta (leggi – leggi), la Cisl – medicina generale coordinata da Antonio Boncompagni riconosce alla Asl il miglioramento della medicina di famiglia. Anche se il tema non è la medicina di famiglia, da un lato la Cisl attacca la Asl (per la poca trasparenza) e dall’altra la elogia, appunto, per il servizio di medicina di famiglia.
“La Cisl medicina generale di Rieti – scrive Boncompagni – ritiene doveroso riconoscere pubblicamente alla attuale Direzione della Asl lo sforzo e la sensibilità che ha messo in campo per potenziare il delicato settore della medicina di famiglia. In linea con il recente accordo regionale condiviso da tutte le sigle sindacali dei medici la Dr.ssa Figorilli ha intrapreso e condiviso un articolato percorso di modernizzazione e riorganizzazione delle attività del medico di famiglia. Un percorso che va dalla connessione informatica degli ambulatori territoriali con le strutture sanitarie con ritorno e lettura dei referti di analisi ed esami, alla gestione programmata dei malati cronici, diabetici, cardiopatici, ipertesi; dalla presenza capillare sul territorio di ambulatori del medico di famiglia aperti nove ore al giorno, all’utilizzo della telemedicina; dalla integrazione del servizio sanitario con la prestazione socio assistenziale attraverso i punti di acceso unici per gli assistiti, alla apertura degli studi medici anche il sabato e la domenica come già succede nella Capitale. Un’azione condivisa dalla Cisl medicina generale e dalle altre sigle sindacali finalizzata a spostare quanto più possibile la cura sanitaria dall’Ospedale nel territorio e a casa del malato, mantenendo standard di elevata qualità. Il tutto muove in un bilancio povero di risorse. A riguardo l’auspicio è che la Regione Lazio decida di assumere medici e infermieri al fine di evitare il ricorso oramai ‘decennale’ al precariato e agli interinali, conseguendo così e non in ultimo anche un risparmio economico sui costi del personale”. Foto (archivio) RietiLife ©