Dura replica del Comune di Rieti alle accuse di mobbing rivolte dalla Uil Fpl in un intervento di Valter De Santis e Domenico Teodori (leggi).
LA NOTA DEL COMUNE
Un Sindacato che fa politica non fa gli interessi dei lavoratori e si dimostra complice del malgoverno del passato
Nelle ultime righe del loro comunicato sui nidi d’infanzia, i responsabili della Uil Fpl di Rieti, Teodori e De Santis, disvelano i loro veri obiettivi auspicando la restaurazione al Comune di Rieti, ossia l’interruzione dell’attività dell’attuale compagine di governo. Tale conclusione, tutta politica, impropria e assolutamente inopportuna per dei sindacalisti, al di là dei motivi di merito che vengono affrontati, appare ancor più paradossale se consideriamo il tema, cioè la legittima decisione dirigenziale di spostare un dipendente all’interno dello stesso settore e nell’ambito dello stesso servizio.
Nulla dicono i due sindacalisti del progetto di cambiamento dei nuovi nidi d’infanzia, della volontà di apertura di un ulteriore nido, ancor più innovativo. E nemmeno una parola è pronunciata sui posti di lavoro che sono stati garantiti ampliando e non riducendo i servizi. La Uil Fpl sorvola, infine, sul fatto che è stata questa Amministrazione a segnalare i fatti oggi oggetto delle inchieste della Magistratura. Una posizione che la dice assai lunga sulla genuinità delle parole dei due sindacalisti.
Cogliamo l’occasione per ribadire ai cittadini, e ai sindacalisti distratti, che i costi complessivi sostenuti dalle mense degli asili sono passati dai 332mila euro del 2011 ai 107mila del 2015. E sorprende che non si provi imbarazzo, nei confronti degli stessi cittadini, quando si afferma che la differenza di 225mila euro è da attribuire ai pasti destinati alle educatrici, che, se così fosse, avrebbero verosimilmente consumato più derrate dei bambini. E sorprende che i sindacalisti non sappiano che le mense dentro gli asili sono a servizio degli utenti e non degli operatori.
Evidentemente, nostalgici del passato consociativismo più deteriore, causa anch’esso del dissesto economico che abbiamo ereditato, il comunicato è un manifesto alla conservazione ed alla restaurazione. Le odierne dichiarazioni dei sindacalisti sono comunque utili a chiarire bene alla città per quale motivo gli stessi sindacalisti non hanno mai proferito parola quando la precedente amministrazione portava in dissesto le casse comunali violando le più elementari normative contabili e amministrative: sono stati complici.
Noi, lo ricordiamo ancora una volta, siamo qui per cambiare e cambieremo questo Comune, consapevoli che solo con una pubblica amministrazione efficiente è possibile rilanciare lo sviluppo locale nei territori e nel Paese e ci conforta il fatto che la Uil nazionale sia tra i più convinti sostenitori del cambiamento.
Naturalmente, mentre restiamo a disposizione delle organizzazioni sindacali per qualsiasi confronto di merito, ci attiveremo verso la Uil Confederale di Rieti per un chiarimento necessario, nello spirito di quel protocollo sulle relazioni sindacali che le confederazioni di Cgil, Cisl e Uil, hanno sottoscritto con il Comune solo poche settimane fa.
Foto: RietiLife ©