Da domani, 17 gennaio, alle 18, la massoneria del Grande Oriente d’Italia avrà di nuovo una sede a Rieti dopo 90 anni d’assenza. Sarà nel cuore del centro storico in via del Porto. All’inaugurazione sarà presente il Gran Maestro Stefano Bisi. Il 13 settembre 1924 la furia squadrista distrusse a Rieti i locali della Loggia Sabina-Ludovico Petrini, erede dello storico sodalizio massonico nato all’indomani dell’Unità. Dopo quella data, il Grande Oriente d’Italia non ebbe più una sede in città nonostante il prestigio di fatti e personaggi di storia massonica e del nostro paese che caratterizzano questa terra.
Il 17 gennaio, con l’inaugurazione di una casa massonica a Rieti, il Grande Oriente d’Italia recupera gli ultimi novant’anni per ridare lustro alla Massoneria reatina. Il Gran Maestro Stefano Bisi sarà alla cerimonia e inaugurerà anche la biblioteca allestita nei locali e che sarà accessibile a tutti.
La sede di Via del Porto, al civico numero 1, è vicinissima a quella antica devastata dagli squadristi. Ha una superficie di 150mq e dispone anche di una sala conferenze – agibile dall’ingresso – che è già operativa grazie all’Università Popolare Sabina Eretum che organizza incontri aperti alla cittadinanza, in particolare agli studenti. La biblioteca dispone di un ricco catalogo di volumi di letteratura, storia, filosofia, matematica e fisica, religione e, naturalmente, di esoterismo e massoneria. Un fondo è dedicato al Fratello Francesco Albanese, scomparso nel 2008, con una collezione di volumi specialistici donata da lui e dalla sua famiglia ai massoni reatini. Cuore della sede è il tempio massonico che ospiterà i lavori rituali: è di circa 60mq e dispone di 50 posti. La tornata rituale del 17 gennaio sarà un banco di prova in termini di capienza in virtù delle numerose presenze annunciate in rappresentanza anche di logge capitoline del Grande Oriente.
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