SALSICCE, GAMBERI, VINO E ANSIOLITICI: LE SPESE ANOMALE DEGLI ASILI NIDO / DUE INCHIESTE IN CORSO

Arriva anche sui quotidiani nazionali il caso degli asili di Rieti e della rimozione della coordinatrice Adonella Scopigno, terreno di scontro politico tra maggioranza e opposizione e oggetto di una petizione a favore della Scopigno da parte dei genitori dei bambini che frequentano gli asili (domani l’incontro con l’assessore Mariantoni – leggi). Su il fattoquotidiano.it, a firma di Giorgio Velardi, si entra nel dettaglio delle due inchieste condotte dalla Procura di Rieti sulle spese anomale degli asili nido – alimenti e farmaci – segnalate alla magistratura proprio dal Comune di Rieti.

(da il fattoquotidiano.it) La questione potrebbe sbarcare presto in Parlamento. Con vari deputati e senatori pronti a sollevarla. Tre chilogrammi di salsicce secche, quattro e mezzo di pancetta tesa, addirittura dieci di salmone. Senza contare le bottiglie di vino. Ma non solo. Medicinali come il Lasix, un diuretico usato per curare l’ipertensione, il Tranquirit, un ansiolitico con cui vengono trattati stati di tensione anche a sfondo depressivo, o il Diclofenac, un antinfiammatorio indicato per le patologie reumatiche croniche come l’artrosi o per attacchi acuti di gotta. Tutti prodotti acquistati dai due asili nido comunali di Rieti, cittadina a 80 chilometri a Nord di Roma, per bambini di età compresa fra i tre mesi e i tre anni. Avete capito bene. Tanto che la Procura ha deciso di aprire due diverse inchieste per accertare eventuali irregolarità: una per l’acquisto dei farmaci, sulla quale indaga il Nucleo Antisofisticazione e Sanità (Nas) di Viterbo, l’altra per quello delle derrate alimentari, affidata alla Guardia di Finanza di Rieti. Indagini entrambe aperte dopo una segnalazione dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Simone Petrangeli (Sinistra Ecologia Libertà) risalente al 24 dicembre 2013.

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Foto: RietiLife ©

 

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