La moglie di Bruno Bucciolotti, storico esponente della sinistra reatina scomparso nei giorni scorsi (leggi), ha inviato una lettera aperta per ringraziare l’assistenza domiciliare che ha supportato suo marito. Di seguito le parole di Maria Beretta.
“Questa mia per testimoniarvi la mia gratitudine per aver assistito, anche se soltanto per un brevissimo periodo, mio marito Bruno Bucciolotti, purtroppo venuto a mancare il 14 dicembre. Nei vostri solleciti interventi ho potuto constatare con quanta professionalità e umanità svolgete il vostro difficile lavoro. Il Dott. Amedoro, avendo saputo che mio marito non desiderava restare in ospedale, nei suoi ultimi giorni di vita si è adoperato velocemente per attivare il vostro servizio. Ho avuto il piacere di conoscere il vostro Dott. Bratta, poche volte ho incontrato un medico così disponibile, sensibile e non frettoloso, ci ha dedicato molto del suo tempo, chiarendoci numerosi dubbi e tranquillizzandoci sul da farsi a casa, con un malato sofferente e grave com’era mio marito, permettendoci così di accudirlo nel calore della sua casa e tra i suoi affetti e non in una anonima stanza di ospedale. Nella gravità della situazione, quest’assistenza, portata avanti anche dai bravissimi infermieri Andrea Agostini e Simone Micheli, (membri dell’equipe multidisciplinare che eroga servizi di assistenza domiciliare per i malati oncologici per conto della Asl, ndr) facilitato molto il nostro vivere quotidiano, in una situazione affatto facile da gestire e molto coinvolgente emotivamente. Per tutto questo vi ringrazio infinitamente e mi auguro che anche in futuro,tante altre persone, in simili situazioni, possano godere di quest’assistenza. Grazie ancora e vi prego di trasmettere a tutte le persone citate i miei sentimenti di gratitudine. Maria Beretta”. Foto (archivio) RietiLife ©