(di Chiara Pallocci) Le idee più curiose e vincenti nascono per caso, da un’intuizione improvvisa, dalla scelta di un punto di vista differente, dal rischio che si corre seguendo il proprio istinto, la propria creatività.
Deve aver pensato questo Roberto Billi – cantautore reatino folk-rock – mentre con le dita tamburellava distratto sul legno di una wine box, il tipico contenitore utilizzato per contenere e trasportare pregiate bottiglie di vino.
Possono delle semplici “scatole di vino” suonare come strumenti musicali?
La risposta è sì. E tutto ciò è realtà anche grazie ai mesi di intenso lavoro in collaborazione con il laboratorio di liuteria Zar Guitars, officina tutta reatina – cresciuta dalla passione di Roberto e Jacopo Naspi – che ha trasformato dei semplicissimi contenitori di legno in strumenti musicali unici e customizzati.
Un progetto inizialmente un po’ folle ma che ha avuto la sua consacrazione “ufficiale” ieri sera, giovedì 17 dicembre, all’interno dello store romano di Eataly, la catena commerciale del Gusto creata da Oscar Farinetti.
Roberto Billi, insieme ai suoi compagni di viaggio Giorgio De Toma (violino) e Giacomo Chiaretti (contrabbasso) si sono esibiti alla presenza di un inaspettato parterre de roi: Gino Paoli, Edoardo Bennato, Dario Vergassola, Alberto Veronesi, Oscar Farinetti e Renato Zero che – a quanto si apprende – non voleva proprio più lasciare la wine box guitar realizzata dai nostri reatini.
Foto: Serena Bei ©