Immigrazione, accoglienza e integrazione. Sono questi i temi che verranno discussi venerdì 18 dicembre, nella Sala della rappresentanza della Prefettura di Rieti (p.zza Cesare Battisti, 10), nel corso dell’incontro dal titolo “Tappe di un viaggio di anime. Tra religioni, culture, luoghi comuni e verità”. L’iniziativa è promossa dalla cooperativa sociale San Michele Arcangelo con lo scopo di aprire un confronto sulle tematiche più attuali in tema di migranti, rifugiati e richiedenti asilo.
La giornata di studio e discussione avrà inizio alle 9,30, alla presenza del vice prefetto vicario reggente, Paolo Grieco e proseguirà nel corso della mattinata all’interno di un primo modulo di approfondimento. In questa parte sarà presentato il tema dell’accoglienza con gli interventi di Gabriele Giraldi, amministratore unico della cooperativa San Michele arcangelo; degli operatori attivi sul campo per il progetto AnOtherHome, tra cui assistenti sociali, mediatori culturali, medici, psicologi e la responsabile del progetto, Maria Cristina Barberini.
Al termine della prima parte, dalle 11,30 sarà discusso il tema dei flussi migratori e dell’integrazione, con la presenza di autorità civili e religiose. Sono previsti gli interventi del vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili; del presidente della Federazione degli islamici del Lazio e membro del Consiglio europeo Ulema marocchini, Saydawi Abdel Hamid; del sindaco di Rieti, Simone Petrangeli; del sindaco di Cittaducale, Roberto Ermini; della dirigente della IV area Politiche migratorie-Rifugiati politici della prefettura, Maria Tania Pescara Di Diana; della giornalista-editor di Radio Vaticana, Astrid Panullo; della giornalista Marina Calculli, in collegamento da Washington e del presidente di Area Rieti, Felice Costini. L’incontro è moderato dal giornalista Paolo Di Lorenzo e a seguire ci sarà un dibattito aperto.
“È un evento importante e utile per un confronto proficuo – dichiara Gabriele Giraldi -. Spesso su questo tema ci sono preconcetti e scarsa conoscenza delle tematiche, in particolare su islam o rifugiati. L’obiettivo è mostrare ed evidenziare gli elementi di inclusione e non quelli di divisione, specialmente dopo i recenti fatti di Parigi”.
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