Le voci dei coach nel dopo-gara di Rieti-Barcellona (leggi la cronaca)
E’ Bartocci, coach di Barcellona, ad esordire in sala stampa amareggiato per un metodo arbitrale a suo avviso nettamente penalizzante: “A questo tipo di gioco non ci sto. Falli fischiati in netto ritardo oppure passi chiamati a volte si a volte no, a seconda del momento. Cambia anche la partita in base ai fischi. È la prima volta che faccio una dichiarazione del genere, ma questa sera si è esagerato. Gli attori della partita, quelli per vedere i quali il pubblico paga, sono Bartocci con la sua squadra e Nunzi con la sua squadra. Gli arbitri devono far giocare la partita. Non credo che vengano in campo per farci perdere, no, io credo che fischino senza sapere quello che fischiano. Gli istruttori dicono che questi arbitri stanno imparando, ma a spese di chi? I loro responsabili ci chiedono di avere pazienza, ma la pazienza è finita. Le società pagano le conseguenze della loro incapacità. Non vuol dire che Rieti non abbia meritato, ma la partita bisogna farla giocare, non può essere modificata in questo modo da tre signori. Già siamo una squadra di ragazzi, con Migliori fuori mi tolgono l’americano ed ho 5 giocatori fuori per cinque falli! Poi se si decide che dobbiamo andare giù…. non devono deciderlo altre persone, deve essere il campo a deciderlo! Per quanto riguarda la partita, non mi sento di dire niente ai miei ragazzi stasera. Certo abbiamo fatto degli errori, dovevamo capitalizzare un po’ più quanto preso in difesa, ma abbiamo giocato con buonissima intensità ed abbiamo interpretato la gara nel migliori dei modi. Ci è mancata in po’ di lucidità e quando la partita è molto intensa paghiamo la gioventù dei nostri playmaker. Poi l’ottima prestazione di Buckles ha deciso la partita nei momenti importanti, giocando al di sopra di quello che io sinceramente pensavo potesse fare. Ha dato una impronta importante alla sua squadra. Rieti ha vinto perché nei momenti importanti ha sbagliato qualcosa in meno. Voglio Complimentarmi con Luciano che sta facendo un ottimo lavoro qui”.
Coach Luciano Nunzi preferisce concentrarsi sulla prestazione dei suoi: “E’ stata una grande battaglia, io me l’aspettavo, ma credo che una volta arrivate le notizie sulle assenze di Barcellona qualcuno dei miei abbia pensato che sarebbe stato più facile. Sono contento di dove siamo e desidero rimarcare i meriti della squadra, ma non vorrei che l’attuale posizione abbia intaccato la nostra umiltà. È la seconda volta che ci capita in casa di entrare privi di aggressività. I pochi falli fatti nella prima parte indicano la mancanza della giusta mentalità per affrontare una guerra come lo spareggio di oggi. Non si può giocare così morbidi in casa. Va assolutamente invertito questo trend. La situazione è peggiorata con il secondo fallo di Loubeau che è uscito. Mancando i due giocatori principali del loro attacco sono venuti meno i punti di riferimento per la nostra difesa ed è saltato tutto il piano partita. Mi aspettavo un po’ più di lucidità tattica che invece non abbiamo avuto. Se non avessimo sistemato a livello difensivo la partita non avremmo mai vinto perché in attacco non stiamo giocando benissimo, cominciano tutti a conoscere i nostri punti di forza e le nostre capacità. Questa prestazione difensiva mi ha colpito in maniera negativa, anche rispetto a quanto invece avevamo fatto a Scafati dove eravamo stati capaci di contenere difensivamente una squadra molto aggressiva. Questi alti e bassi non sono legati alla tecnica, ma evidentemente a come uno pensa di poter affrontare i propri avversari, invece questo è un campionato che ci insegna che ogni squadra va affrontata col massimo della concentrazione perché niente può essere dato per scontato. Nella seconda parte della partita la squadra ha collaborato tanto a livello difensivo, lavorando bene su cambi, abbiamo alzato l’intensità difensiva e siamo andati molto meglio. Però non si possono regalare venti minuti di gara. Ci lasciamo un po’ trasportare dall’energia della partita ed invece mi piacerebbe che in certi momenti la squadra sapesse frenare e costruire qualcosa di pulito per i giocatori più attaccanti. Sono preoccupato del fatto che stiamo difendendo male. So quali sono i nostri limiti e ci stiamo lavorando, ma debbo assolutamente migliorare le cose in difesa”.
Foto: RietiLife ©