Gli uomini del Comando Stazione Forestale di Leonessa, durante lo svolgimento del servizio di controllo del territorio, sono stati avvicinati da un cacciatore dall’aria preoccupata, il quale ha riferito agli Agenti il fatto che il suo cane, addestrato per la caccia al cinghiale, aveva fiutato una traccia che lo aveva portato fino alla tana di un istrice. Il cane a questo punto anziché tornare dal padrone, sentendo la presenza del selvatico, si era infilato nella tana senza più uscirne. Il cacciatore aveva provato e riprovato ad esortare il cane ad uscire, ma senza risultato. Infatti la tana di un Istrice è spesso di tipo “complesso” con più ambienti e cunicoli ed il cane era rimasto intrappolato senza poter uscire e, tre giorni di tentativi, non erano valsi a nulla. Ultimo speranza, era appunto, contattare la Forestale.
Giunti sul posto insieme al cacciatore, gli Agenti si sono resi subito conto che manualmente sarebbe stato impossibile raggiungere il cane, considerato che i tentativi di scavare a mano non avevano dato alcun risultato. Sul posto, così, è stato portato un mini escavatore per cercare di raggiungere il cane ormai stremato. Recuperato il mezzo, quella che ormai era diventata una vera e propria squadra di salvataggio, ha raggiunto con il mini escavatore la tana in località “Albaneto” e dopo circa quattro ore di lavoro si è risuciti ad individuare il cane. Operando con estrema attenzione lo scavatore ha portato gli Agenti a poca distanza dal cane, tanto quanto bastava per poterlo estrarre in sicurezza. Il cacciatore e il cane hanno incrociato lo sguardo ed è stato un momento emozionante. Ma le sorprese non erano finite, infatti non appena estratto il cane dalla profonda tana ecco fare capolino anche l’Istrice che, per diversi giorni, ha dovuto sopportate la presenza di un non gradito inquilino. Salvo anche lui. Il cacciatore ha ringraziato il Forestali. (da comunicato CFS) Foto: CFS ©