(di Chiara Pallocci) Sono stati definiti dal magazine musicale Rockstar come “i veri Blues Brothers italiani”, i Presi Per Caso sono la rockband nata dentro il carcere di Rebibbia alla fine degli anni ’90 grazie ad un’intesa tra i detenuti e l’area educazionale del penitenziario. Si sono esibiti ieri venerdì sera al Be’er Sheva di via dei Pozzi mettendo subito in chiaro il loro talento.
Stiamo parlando di Salvatore Ferraro, Marco e Stefano Bracci, Marco Nasini, Giampiero Pellegrini e Stefano Bernardi, tutti ex-detenuti che hanno trovato nella musica l’espressione artistica privilegiata per comunicare le loro storie, storie che parlano di carcere.
Un repertorio a metà tra il teatro ed il musical, espressione evidente della loro caratteristica e pungente ironia. Hanno all’attivo quattro cd, oltre 250 concerti, quattro spettacoli di teatro canzone (Radiobugliolo, Delinquenti, Recidivo recital e nella mia ora di libertà) e anche un tour Jail-tour all’estero che ha toccato le principali prigioni e teatri d’Irlanda.
Per il futuro bollono in pentola numerosi progetti, sintesi perfette di letteratura, musica e teatro perché la vita può ripartire anche da qui, dall’arte. Foto: Pallocci ©