(di Chiara Pallocci) Verrà presentato sabato 24 ottobre nella Sala dei Convegni della CGIL di Rieti, alla presenza dell’autore Renato Curcio, il libro “L’Impero Virtuale”, un’analisi sociologica di Internet, il medium per eccellenza, quello in grado di permeare le nostre vite in ogni loro aspetto.
Un testo asciutto e diretto che non ha l’ambizione di stabilire delle prese di posizione a favore o contro. Questo il lavoro di Curcio – personaggio chiave del terrorismo italiano degli anni ’70, ideologo e fondatore delle Brigate Rosse, oggi saggista – si pone né tra gli “apocalittici” né tra gli “integrati”, si limita a prendere coscienza del fatto che siamo “colonizzati” da un potere – virtuale ma nemmeno tanto – che riesce ad accumulare una vastissima quantità di informazioni – spesso di natura profondamente personale – su ogni essere umano che sia interconnesso e in grado di scambiare contenuti digitali, il più delle volte essendo privo di abilità specifiche utili alla comprensione delle insidie che Internet nasconde tra le pieghe dei suoi enormi vantaggi.
Una realtà aumentata. L’espansione della socialità. L’attrazione della gratuità. Passare dalle relazioni alle connessioni, tenute in piedi da avatar e simboli. È da qui che parte la “battaglia” di Curcio contro “L’Impero Virtuale”.
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