MAXI-EVASIONE FISCALE DA 7 MILIONI DI EURO: COMMERCIANTE E ARTIGIANO SCOPERTI DALLA GUARDIA DI FINANZA

In due distinte operazioni, la Compagnia della Guardia di Finanza di Rieti ha ripreso a tassazione oltre 7 milioni di euro occultati al fisco, rispettivamente da un imprenditore nel settore del commercio di autoveicoli e da un finto “hobbista” che in realtà dissimulava la sua vera e propria attività di artigiano.

Tutta l’attività, riconducibile alla più generale azione di polizia economico-finanziaria condotta dalla Guardia di Finanza, era partita dall’analisi e dall’incrocio delle oramai numerose banche dati, uniti da un’attenta osservazione degli avvenimenti sul territorio.

Nel primo caso si è trattato di una naturale estensione delle indagini finanziarie eseguite nei confronti di un imprenditore già sottoposto a ispezioni. Nel corso delle esplorative attività di intelligence, le Fiamme Gialle si erano accorte che il commerciante non aveva versato all’erario neanche un euro, pur in presenza di numerose operazioni con l’estero. Durante i controlli era per di più emerso che lo stesso aveva attestato falsamente, in barba ai previsti requisiti di legge, di essere “esportatore abituale” beneficiando così, come previsto dalla normativa, dell’acquisto e dell’importazione di beni e servizi senza applicazione della relativa Imposta sul Valore Aggiunto (IVA).

Valutatane la sussistenza dei presupposti, i verificatori avevano ritenuto di dover ricorrere alle indagini finanziarie, al fine di completare l’acquisizione di tutti gli elementi utili. Ed è al termine di quest’ultime che sono ora affiorati ulteriori 6,6 milioni di euro dei quali non vi è alcuna traccia nella contabilità ufficiale, quindi in “nero”.

L’altra attività messa a segno dalla Compagnia Guardia di Finanza di Rieti ha permesso di rinvenire nel seminterrato dell’abitazione di un presunto privato cittadino delle attrezzature quantomeno improbabili per un sedicente hobbista. Macchinari di precisione, torni, elevatore idraulico a ponte per sollevamento veicoli, strumenti per diagnosi, trapani a colonna, parti di ricambio autovetture, carrelli e quant’altro di utile possa servire ad un utilizzo più da professionista che da cultore – sia pur appassionato – del “fai da te”.

Completamente abusiva è infatti risultata l’attività di officina meccanica esercitata. Al soggetto le Fiamme Gialle hanno contestato circa 600 mila euro non dichiarati, ma è stata anche attivata l’Agenzia delle Entrate di Rieti per l’ulteriore definizione della posizione fiscale del (mancato) contribuente.

E’ con la sistematica sottrazione di importi al fisco che si producono effetti distorsivi a tutto il sistema, ma è soprattutto con le attività non autorizzate e non iscritte – i c.d. abusivi – che si alimenta il fenomeno della concorrenza sleale nei confronti delle imprese e dei contribuenti che operano correttamente.

(da comunicato della Guardia di Finanza di Rieti) Foto: RietiLife ©

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