(di Sabrina Vecchi) Grande festa a Cantalice per il restauro della chiesetta di S.Gregorio che non è riuscita a contenere la folla delle persone accorse. Dedicato a Papa Gregorio Magno primo patrono del paese, l’antichissimo edificio religioso, conosciuto dai più come eremo, fu citato per la prima volta in una bolla papale del 1153, ed ha sempre avuto un posto privilegiato nel cuore dei cantaliciani come luogo di serena solitudine, meditazione e raccoglimento spirituale.
L’occasione della restituzione della chiesa ai fedeli ha visto la presenza del Vescovo di Rieti Mons.Domenico Pompili, per la prima volta a Cantalice, che ha concelebrato la Messa domenicale con lo storico parroco Don Gottardo Patacchiola ed alla presenza delle autorità cittadine. Molto profonda l’omelia di Sua Eccellenza Pompili il quale ha voluto soffermarsi sul tema della paura della morte che spesso porta a scelte sconsiderate per essere esorcizzata, fino a condurre a rifugi effimeri e malsani come l’ossessiva ricerca dei beni materiali o la conferma continua dell’affermazione del proprio ego. “L’unico antidoto alla morte è l’amore”- ha detto Pompili ” – “solo quando ci si prende cura degli indifesi, dei bisognosi, dei poveri si riesce ad invertire la paralisi che produce il senso della fine. Anche se quando si fa del bene occorre stare bene attenti. C’è sempre qualcuno che si irrita e te la fa pagare”.
A seguire, bagno di folla e saluti sul sagrato collinare della chiesa, come ormai abitudine di questo Vescovo che continua a conquistare spazio nel cuore dei reatini, in particolare nelle fasce di persone deboli e scoraggiate che ripongono in lui grandi speranze e nelle generazioni dei più giovani che sembrano parlare il suo stesso linguaggio. Del resto, un Vescovo che cita Martin Luther King durante la Messa non smentisce un passato da grande esperto di comunicazione e sì, ci piace. Foto: PATACCHIOLA ©