“LETTERE DI LICENZIAMENTO AI DIPENDENTI DELLA BONIFICA” / LA DENUNCIA CGIL

“Non siamo su scherzi a parte. Fate le persone serie!” lo dice Antonio Polidori, della Flai Cgil RIETI-Roma EVA, sulle lettere di licenziamento che stanno arirvando ad alcuni dipendenti della bonifica. “Stamattina è stata consegnata ad alcuni dipendenti del Consorzio della Bonifica di Rieti la lettera di licenziamento. Si, state leggendo bene, i dipendenti del Consorzio vengono licenziati con la motivazione che non ci sono più soldi, a crisi finanziaria… i tagli alla spesa, eccetera. Anche se immagino qualcuno, sotto sotto o neanche tanto, penserà che era ora, e a costo di dare un dispiacere a molti, si deve sapere che impugneremo quei licenziamenti di fronte alla magistratura, e quei dipendenti saranno riassunti, al consorzio od altrove, ma saranno riassunti. Poi veniamo alle questioni un poco più serie. Non può esserci spazio per la demagogia nella vicenda dei Consorzi della Bonifica, né da parte della Regione né da parte dei Consigli di Amministrazione, né da parte delle Associazioni degli Agricoltori. Proviamo a capirci, se venerdì scorso non si fosse provveduto a riparare alcune pompe idrovore di Ripasottile, già stamattina dopo le piogge di sabato avremmo avuto allagamenti ed esondazioni nelle zone circostanti la riserva dei laghi Lungo e Ripasottile. Se non si fosse nelle settimane precedenti chiuso tutti gli affluenti ai laghi già avremmo avuto allagamenti. E siamo solo alla ordinaria amministrazione. Quindi: la Regione Lazio faccia un riordino serio del sistema Consorzi, commissariandoli subito. I consiglieri di Amministrazione si dimettano, poiché non c’é più spazio per i dilettanti. Le associazioni degli agricoltori smettano finalmente di pensare ai Consorzi come al cortile di casa propria. In generale tutti, a cominciare dalla opinione pubblica, prendano coscienza che scaricare sui lavoratori  dipendenti  la responsabilità del fallimento di un sistema è un esercizio inutile e masochista. E per esserne pienamente convinti proviamo ad immaginare se il criterio usato con i dipendenti del consorzio fosse generalizzato ed applicato ad ogni vicino di casa. I benpensanti si facciano sotto. Senza il lavoro, senza la tutela dell’ambiente, senza un approccio serio ai problemi, non c’é futuro per nessuno”. Foto (archivio) RietiLife ©

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