Gli uomini del Comando Stazione Forestale di Montebuono, durante lo svolgimento del servizio di controllo del territorio, teso a prevenire e reprimere i reati ambientali in aree rurali con particolare riferimento alle zone agricole, posto in essere in territorio del Comune di Stimigliano, hanno individuato presso un podere in località “San Iorio” una porcilaia posta a poca distanza da una casa di civile abitazione, con all’interno alcuni esemplari di cinghiale.
Gli Agenti hanno proceduto ai controlli del caso, tesi ad accertare la liceità della detenzione della fauna selvatica rinvenuta in cattività. Rintracciato il proprietario, è stato chiesto allo stesso di esibire le autorizzazioni del caso. I documenti mostrati, apparentemente in regola e rilasciati dalla provincia di Rieti, ad una più attenta analisi sono risultati scaduti da circa 6 anni, tuttavia il proprietario ha dichiarato che i cinghiali venivano allevati a puro scopo alimentare. Stante la situazione, considerata l’assenza di documentazione che potessero attestare la lecita provenienza degli animali, i Forestali provvedevano a porli in sequestro.
Sul posto è intervenuto anche personale veterinario della ASL di Poggio Mirteto, il quale ha certificato che quattro esemplari potevano definirsi “puri”, pertanto riconducibili con certezza alla specie selvatica “Sus scrofa”, mentre, per i restanti due, le caratteristiche morfologiche tradivano la derivazione da pregressi incroci con il maiale domestico (“Sus scrofa domesticus”).
L’incauto detentore è stato sanzionato amministrativamente per aver allevato esemplari appartenenti alla fauna selvatica in assenza di autorizzazione, mentre parallelamente è scattato il deferimento alla Procura della Repubblica di Rieti. ipotizzando il reato di l’illecita detenzione di specie di animale pericolosa per la pubblica incolumità.
Il personale ASL ha avviato in autonomia le ulteriori necessarie verifiche per accertare eventuali violazioni in materia sanitaria e veterinaria. Foto: Cfs ©