Il sindaco Simone Petrangeli risponde alle dure critiche mosse dal deputato del Pd Fabio Melilli (leggi), che contestava la posizione del sindaco sulla riforma della Pubblica amministrazione (leggi l’attacco di Petrangeli al governo). Di seguito, la replica di Petrangeli, nuovo capitolo di questo inedito conflitto istituzionale.
“Sono sorpreso dalle dichiarazioni dell’amico Fabio Melilli, dalla cui oramai trentennale esperienza amministrativa di governo a vari livelli abbiamo tutti imparato come si difendono gli interessi delle comunità locali e dei territori, che ha inteso strumentalizzare le mie dichiarazioni di forte preoccupazione per il futuro della nostra terra”.
“Sorpreso anche perché ricordo bene le sue esternazioni di riprovazione, da Presidente della Unione delle Province Italiane, dinanzi al rischio che le stesse potessero essere sciolte ed il nostro territorio potesse perdere importanti presidi pubblici. “Indebolimento delle 90 città capoluogo, nelle quali verrebbero smantellati gli uffici dello Stato e conseguentemente dei servizi perchè il prezzo richiesto alle autonomie ne tocca la carne viva”, queste le dichiarazioni di Melilli amministratore locale. Il “morituri te salutant” che usò all’epoca è, ahimé, molto attuale”.
“Come Melilli sa bene, per averlo fatto egregiamente prima di diventare Presidente della Provincia, il Sindaco è il garante degli interessi di una comunità al di là delle provenienze politiche e delle appartenenze partitiche. Il mio partito è Rieti e nel ruolo di Sindaco l’appartenenza politica svanisce perchè l’interesse superiore è quello della comunità. Per questo motivo ho inteso esprimere tutta la mia preoccupazione per quello che sta succedendo e che mette a rischio la sopravvivenza di una comunità. Mi chiedo, per questo motivo, se un ruolo di leadership si eserciti e si misuri nella difesa degli interessi del proprio territorio o meno”.
“Comprendo il ruolo di difensore del Governo che deve svolgere il deputato Melilli e capisco anche che il sistema di elezione dei parlamentari li ha di fatto disancorati da qualsiasi forma di rappresentanza territoriale ma se è vero come scrive che il riordino della P.A. è il frutto di un lavoro di condivisione con i territori la mia preoccupazione aumenta in quanto Rieti è stata esclusa anche dalla discussione!”.
“Se difendere il proprio territorio e le prerogative di capoluogo di provincia della città di Rieti vuol dire essere conservatori posso dire di essere un conservatore, che vuole conservare per Rieti un ruolo che rischia di perdere in conseguenza di scelte che non condivido. Non ho mai sopportato il pensiero unico e credo che solo dalla comprensione delle ragioni di ognuno si possa trovare la giusta via per svolgere al meglio il ruolo che siamo chiamati ad onorare nell’interesse comune”.
“Personalmente continuo a ritenere che questo riordino della P.A. e l’attacco continuo che subiscono le autonomie locali mettano seriamente a rischio la coesione sociale e territoriale di un Paese che avrebbe invece bisogno di unità e collaborazione interistituzionale”.
“Rassicuro infine l’amico Fabio che al fianco del rammarico per certe scelte, da tempo coltivo un’azione di proposta e concertazione tra tutte le forze politiche economiche e sociali del territorio così come il dialogo e la cooperazione con territori limitrofi. A dimostrazione di ciò, sul piano concreto, sono stato promotore dell’innovativa iniziativa di area vasta CI.VI.TE.R. che ha preso le mosse fin dal 2012 e che in rapporto agli ultimi eventi assume un respiro strategico e di prospettiva. Ognuno di noi faccia la sua parte per difendere un territorio che non può essere ulteriormente indebolito”.
Foto: RietiLife ©